Rustblade riscopre Antropophagus attraverso un’imperdibile deluxe limited edition in trecentonovantanove copie. Un’edizione cartonata dispensatrice del caposaldo dello splatter tricolore datato 1980 sia in blu-ray che su supporto dvd. Oltretutto affiancati dal cd della colonna sonora a firma di Marcello Giombini, costituita da diciassette tracce. L’ottima occasione per rivedere nel migliore dei modi uno degli horror più riusciti di Joe D’Amato, ovvero Aristide Massaccesi. Un horror che prende avvio dalla sanguinaria uccisione di due turisti tedeschi in spiaggia, prima di tirare in ballo sull’isola di Atene la studentessa Julie. Studentessa interpretata dalla Tisa Farrow di Zombi 2 e che si aggrega ad una combriccola per incontrare nel posto una coppia francese. Combriccola in mezzo a cui è possibile riconoscere, tra gli altri, Saverio Vallone e Serena Grandi alla loro prima prova attoriale.
Quest’ultima sotto pseudonimo Vanessa Steiger, come pure la futura scrittrice lady Castellitto Margaret Mazzantini, che entra in scena più avanti firmandosi Margaret Donnelly.
Tutti destinati ad avere a che fare con un mostruoso essere ghiotto di carne umana cui presta il volto George Eastman alias Luigi Montefiori. Nientemeno che lo sceneggiatore del film insieme al regista stesso e che, in realtà, vediamo in azione soltanto dopo cinquanta minuti. Perché, girato a bassissimo costo, pur trasformatosi istantaneamente in un cult del gore, è nella putrida e malsana atmosfera che Antropophagus individua il suo maggiore pregio. Atmosfera che accompagna la lenta evoluzione narrativa del lungometraggio, intrisa di tensione e inquietanti segnali premonitori, volta a condurci progressivamente a scoprire le origini del mostro. Anche se sono senza alcun dubbio le cruente sequenze grondanti liquido rosso ad aver consegnato la pellicola alla storia del genere.
Da quella shockante del feto estirpato a mani nude (in realtà un coniglietto scuoiato) dalla donna incinta all’epilogo a base di viscere in bella vista. Con la risultante dunque di un titolo che miscela in maniera curiosa due diverse tipologie di celluloide raccapricciante. In quanto da un lato abbiamo il fantasioso body count proto-slasher, dall’altro un’evidente discendenza dal filone cannibalistico portato al successo da Ruggero Deodato. Sebbene non siano foreste amazzoniche e tribù locali mangia-umani a rappresentare in questo caso il fulcro dell’operazione. Un’operazione cui non solo lo stesso Massaccesi diede nel 1983 uno pseudo-sequel tramite Rosso sangue, ma che ha generato imitazioni e una vera e propria saga.
Infatti, se influenze provenienti da Antropophagus sono facilmente riconoscibili in Humongous, realizzato nel 1982 da Paul Lynch, nel 1999 è stato concepito un Anthropophagous 2000.
Praticamente un remake-omaggio messo in piedi dal tedesco Andreas Schnaas con il consueto stile casereccio (ricordiamo che gli si deve la famigerata saga Violent shit). Mentre, rispettivamente nel 2022 e nel 2024, Dario Germani ha diretto Antropophagus II e Antropophagus: Le origini. Alimentando quindi ulteriormente il mito della creatura massaccesiana giustamente celebrata, ora, con questa prestigiosa uscita targata Rustblade. Tanto più che corredata di cinque card da collezione e del fumetto Isola maledetta, oltre che di diversi contenuti speciali. Rappresentati dal trailer internazionale e da quasi quattordici minuti di approfondimento a cura dello youtuber Federico Frusciante sia nel dvd che nel blu-ray. Più, sempre all’interno del disco in alta definizione, il documentario di quasi un’ora e venti minuti Joe D’Amato totally uncut. In cui, al di là di Massaccesi e Montefiori, prendono la parola gli attori Donald O’Brien e Al Cliver (all’anagrafe Pier Luigi Conti).