Dal 3 dicembre è tornato a Roma l’AntropoCine Film Fest, con proiezioni, anticipazioni e riflessioni sui diversi modi di raccontare l’ambiente e l’ecologia attraverso il cinema. Il Festival è curato dall’Associazione culturale Roma Green. In collaborazione con il festival Clorofilla Film Fest e l’associazione Libera. Giunta alla seconda edizione, la rassegna, quest’anno, ha una doppia location: il Cinema delle Province e lo Spazio Extra di Libera.
L’opening di Mercoledì 3, ha previsto, i saluti d’apertura di Livio De Santoli (Prorettore alla Sostenibilità Sapienza, Università di Roma) e Fabrizio Rufo (Assessore alla Cultura Municipio II di Roma), la proiezione del documentario Breath (72’). Successivamente un viaggio emozionante e intimo, firmato dalla regista Ilaria Congiu. È stato esplorato il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca industriale attraverso gli occhi di chi ha visto il mare cambiare. A parlare con il pubblico sulla situazione dei nostri mari, oltre alla regista, anche Mila Cataldo di Marevivo che ha sostenuto il progetto del film insieme a Legambiente. A chiudere la serata due cortometraggi: Aethusa, il mare svelato (15’) diretto da Claudio Valerio, e L’uccello imbroglione (12’) per la regia di David De Lillo Salucci.
Presso lo Spazio Extra di Libera
AntropoCine Film Fest: 4 dicembre
Sono cinque le pellicole in programmazione nella seconda giornata di Giovedì 4 dicembre. Alle 20.00 due pellicole dedicate al mondo animale. Apre la serata il corto Lui mi aspetta (14’) di Fabio Fontana su una inusuale amicizia tra uccelli ed esseri umani. A seguire, il lungometraggio prodotto dalla LAV L’ultimo spettacolo diretto da Andrea Morabito (74’). Film denuncia contro lo sfruttamento e il maltrattamento degli animali nei circhi e sulla lunga battaglia giudiziaria intrapresa dalla associazione. Sarà presente, oltre al regista, il presidente Lav, Gianluca Felicetti.
Alle 22.00 la programmazione continua con il documentario Il prezzo che paghiamo di Sara Manisera (37’). Intreccia le storie di persone comuni le cui vite sono profondamente colpite dalla crisi climatica e dall’industria dei combustibili fossili. Sarà presente Alessandro Gianni di Greenpeace che ha patrocinato il film. A chiudere la programmazione della serata due documentari brevi: Questi ragazzi di Renato Chiocca (30’) sul mondo scolastico e i giovani. E l’opera di Giuseppe Cacace e di Guido Massimo Calanca Le piccole cose (17’), un invito a rivalutare i tanti piccoli gesti e gli eventi che accadono nella vita di tutti i giorni.
AntropoCine Film Fest: 5 dicembre
La serata conclusiva, venerdì 5 Dicembre, presso lo Spazio Extra Libera sarà all’insegna della tutela ambientale e dell’impegno sociale. Dopo la cerimonia di premiazione congiunta Clorofilla – AntropoCine, verranno designati i vincitori delle due rassegne. Seguirà un momento di spettacolo con il reading concert “Non sopporto le cose storte”. Attraverso i testi scritti da Andrea Carnì, e i brani di Fabio Macagnino, viene ricostruita la vicenda delle “navi a perdere”, imbarcazioni affondate nel Mar Mediterraneo con carichi radioattivi. Inoltre, delle indagini effettuate dalla Procura di Reggio Calabria e della morte sospetta di Natale De Grazia, ufficiale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria che seguiva le indagini, di cui ricorre il trentennale dalla scomparsa.
La giuria
A proclamare i vincitori della seconda edizione di AntropoCine Film Fest sarà la giuria composta da Gaia Scorza Barcellona (giornalista, Green&Blue di Repubblica). Juliane Biasi (ecoartista e documentarista), Edoardo Casoli (Biologo, docente della Sapienza) Emanuele Genovese (Fridays for future) e Daniela Poggi (attrice).
Il 4-5 dicembre in occasione di Antropocine film fest sarà possibile visitare il percorso Extralibera a partire dalle ore 17.00. Uno spazio multimediale e interattivo dedicato alle storie delle vittime innocenti delle mafie, raccontate attraverso immagini, testi e grazie al lavoro documentaristico di decine di giovani registi/e. Tra le storie raccontate anche quelle di chi si è battuto per la difesa dell’ambiente, dalla storia di Roberto Mancini a quella di don Cesare Boschin, da Peppino Impastato a Renata Fonte.
Per prenotare visita il sito extra.libera.it