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Premio Ermanno Olmi 7ª edizione: tutti i premi

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Il cortometraggio El pütì pèrs di Paolo Baiguera (Italia, 2025) vince la settima edizione del Premio Ermanno Olmi destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi. Il secondo posto spetta a Voiceover di Leonardo Ferro (Italia, 2024). Il terzo a Two Ships di McKinley Benson (Portogallo, Stati Uniti, 2025). La menzione speciale per l’opera più significativa che ha come tema “l’Umiltà”, tematica che Ermanno Olmi ha esplorato sotto diversi aspetti in tutta la sua produzione cinematografica, va a Alien Minds di Florian Rudolph (Germania, Svizzera, 2025).

Premio Ermanno Olmi: vincite

Alle prime tre opere classificate – tra le oltre 100 pervenute da Germania, Spagna, Francia, Belgio, Regno Unito, Ungheria, Portogallo, USA, Georgia, Cile, Polonia, tra gli altri, a cui si aggiunge una consistente presenza italiana – viene riconosciuto un premio in denaro. Quest’ultimi messi a disposizione dall’Associazione Bergamo Film Meeting Onlus. Alla menzione speciale viene riservato un premio in denaro del valore di 300€ offerto da FIC – Federazione Italiana Cineforum.

La giuria

La giuria era composta da Chiara Borroni (docente e critica cinematografica), Luca Capponi (regista), Dario Catozzo (formazione e distribuzione Lab 80). Adriana Ferrarese (regista e produttrice) e Francesca Magliulo (direttrice Fondazione EOS). Quest’ultima ha visionato i lavori insieme a un gruppo di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni che hanno dato vita alla community “Controcampo”. Una piattaforma sostenuta da Fondazione EOS e Anica Academy ETS, di cui è stata portavoce durante la premiazione.

‘El pütì pèrs’ di Paolo Baiguera 

«Una storia umile e intima che ci riporta a un tempo sospeso, quasi remoto. Un tempo in cui l’uomo viveva in stretto contatto con la natura e le sue creazioni nascevano dalla ricerca attorno al proprio nido. Un microcosmo ancestrale che non pretende spiegazioni né aspira a una conciliazione ma cerca nel fare di dare un senso a quel che senso sembra non avere. Un patrimonio culturale custodito in una lingua parlata da pochi e celato nelle mani di ancora meno. Un racconto profondo che si trasforma in un flusso di coscienza e si materializza in un artefatto, restituendo l’idea remota della bottega e della manualità come relazione con il mistero del mondo che ci circonda».

‘Voiceover’ di Leonardo Ferro

«Con la sua delicatezza e umanità, ci mostra come il cinema possa diventare una forma di libertà anche dentro le mura di un carcere. Hamza è l’esempio di un uomo semplice che ha sbagliato nella vita e che non desidera altro che essere felice: un film che, attraverso un ritmo originale, ci permette di ascoltare le riflessioni e cogliere i sentimenti di chi è emarginato dalla società, invita alla riflessione e commuove».

‘Two Ships’ di McKinley Benson

«Che mette in scena con mirabili incastri narrativi due esistenze che convivono in modo parallelo e separato, seppure sotto lo stesso tetto. Luce e ombra si contendono la rappresentazione delle loro vite, evocate con grande efficacia in modo al tempo stesso realistico e poetico».

Premio Ermanno Olmi: Menzione Speciale 

Menzione speciale sul tema dell’”Umiltà” a Alien Minds di Florian Rudolph «Il film ci invita a spostare il nostro sguardo su di un mondo che pensavamo fosse soltanto meccanismo, riflesso, movimento senza anima. Con una messa in scena che convoca la pittura e una luce che scolpisce l’infimo, ci suggerisce che l’umiltà risiede anche in un gesto: quello di chinarsi, osservare, ascoltare, per riconoscere il valore di una vita di cui ignoravamo l’esistenza sensibile e ripensare il nostro posto nel mondo, non più in cima, ma tra tutte le forme del vivente».

Durante la serata sono state mostrate le quattro opere finaliste del concorso e si è omaggiato Ermanno Olmi con la proiezione del film La circostanza (Italia, 1973).

I PREMIO – 1.200€

El pütì pèrs di Paolo Baiguera (Italia, 2025)

Nei boschi della Fobbia, Claudio passa le sue giornate intagliando ossessivamente il legno. Anni prima, in quei boschi, scomparve suo figlio. Di lui è rimasta solo una maglietta rossa, ritrovata sotto un pino. Da allora, Claudio sradica tronchi e li lavora, convinto che il figlio si nasconda lì dentro. Tra verità e racconto, la sua storia si intreccia con la favola di Pinocchio, ora capovolta.

II PREMIO – 600€

Voiceover di Leonardo Ferro (Italia, 2024)

Hamza, un detenuto, scopre la gioia attraverso il cinema. Il documentario segue il suo flusso di coscienza, che si modifica a seconda dello spazio occupato e di come il suo corpo reagisce all’ambiente circostante, rivelando una profonda e toccante trasformazione interiore.

III PREMIO – 400€

Two Ships di McKinley Benson (Portogallo, Stati Uniti, 2025)

Mentre gli orari di lavoro non coincidono, una coppia prova a mantenere la connessione reciproca attraverso incontri fugaci.

MENZIONE SPECIALE – 300€

Alien Minds di Florian Rudolph (Germania, Svizzera, 2025)

Questo è un cortometraggio sulle emozioni degli insetti e un esperimento documentario sulle emozioni umane rivolte a loro. La tesi: la nostra visione degli insetti è ‘tinta’ dalla superficie sulla quale si muovono – non perché siano piccoli, ma perché non ci prendiamo il tempo per guardarli. Uno sguardo tenero sul rapporto tra donne, i cui ruoli sono stati invertiti dal tempo. Una figlia si prende cura dell’anziana madre, ma il loro legame è messo a dura prova dall’affievolirsi della memoria. Le attività ordinarie assumono nuovi significati e la presenza dell’altra persona diventa una fonte di forza di fronte all’inevitabile.

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