La docuserie italiana Terrazza Sentimento, disponibile su Netflix, ha catalizzato l’attenzione del pubblico con la sua cruda ricostruzione del caso giudiziario legato all’imprenditore Alberto Genovese. Il prodotto, diretto da Nicola Prosatore, è composto da tre episodi. Rientra nel genere true crime e si concentra in modo specifico sull’inchiesta, sul processo e sul contesto sociale milanese in cui si sono svolti gli eventi drammatici. Data la sua natura, l’obiettivo principale della serie è stato quello di analizzare e concludere la narrazione di un evento reale che ha già avuto un suo epilogo giudiziario e mediatico. Questo tipo di formato, a differenza delle serie TV di fiction, è strutturalmente orientato a esaurire il proprio tema con la conclusione della prima stagione. Il team di produzione ha utilizzato persino l’intelligenza artificiale per ricostruire le scene nell’attico, partendo dagli atti processuali, a dimostrazione della fedeltà documentaristica ricercata.
Silenzio ufficiale
Al momento, vige un silenzio assoluto. Non sono stati rilasciati annunci ufficiali da Netflix o dalla casa di produzione. L’attesa di un potenziale rinnovo per Terrazza Sentimento è dunque destinata a scontrarsi con la dura realtà del formato. Il prodotto è un documentario. Ha coperto un evento specifico e ben circoscritto, ovvero il caso Genovese. Per questo, la possibilità di un sequel sembra estremamente remota. Le docuserie true crime con più stagioni seguono generalmente due strade distinte. La prima è l’approfondimento di un unico caso molto complesso, che richiede svariati capitoli. Questo non è il caso specifico di Terrazza Sentimento. La seconda è una trasformazione in una serie antologica. In tal caso, ogni stagione si concentrerebbe su un caso completamente nuovo, mantenendo solo il taglio investigativo. Questa opzione resta, purtroppo, solo un’ipotesi senza conferme.
Il futuro ipotetico
Nonostante la forte probabilità di una conclusione, l’ipotesi di un rinnovo per la docuserie Terrazza Sentimento solleva domande affascinanti sulla direzione narrativa. Se Netflix prendesse la sorprendente decisione di estendere il progetto, una seconda stagione non potrebbe proseguire semplicemente la trama del primo ciclo. La vicenda processuale ha già trovato il suo epilogo. Di conseguenza, la produzione si troverebbe di fronte a un bivio obbligato. Una prima, robusta possibilità vedrebbe la serie evolvere in una vera e propria antologia tematica. Mantenendo un titolo riconoscibile, lo show potrebbe concentrarsi su un nuovo e scottante caso di cronaca. Potrebbe anche proporre un’indagine approfondita che, come la prima, sveli il lato oscuro e segreto degli ambienti esclusivi, forse concentrandosi sulla cosiddetta “Milano da bere”. Un’altra strada, sebbene considerata meno probabile dagli addetti ai lavori, sarebbe un’immersione nel solo contesto sociale e culturale circostante. Si tratterebbe di analizzare gli sviluppi successivi al processo o le testimonianze inedite non incluse nei tre episodi iniziali. Tuttavia, dato il formato specifico e il focus circoscritto del contenuto, l’ipotesi più ragionevole resta che Terrazza Sentimento concluda la sua corsa come una potente miniserie di tre episodi.
