Netflix ha pubblicato il trailer ufficiale di Goodbye June, il nuovo film drammatico natalizio che segna il debutto di Kate Winslet alla regia.
Questo emozionante progetto corale segue una famiglia divisa che si riunisce a Natale dopo aver ricevuto notizie inaspettate sul rapido peggioramento della salute della madre.
Il film uscirà in un numero limitato di sale il 12 dicembre negli Stati Uniti e nel Regno Unito, prima della première mondiale su Netflix il 24 dicembre.
Una famiglia costretta a confrontarsi con il passato
Goodbye June è incentrato su un gruppo di quattro fratelli adulti che tornano a casa per le vacanze quando la loro amata madre June, interpretata da Helen Mirren, rivela di essere prossima alla fine della sua vita. La loro visita porta alla luce conflitti di lunga data, risentimenti inespressi e anni di distanza emotiva che ora devono essere affrontati prima che scada il tempo.
Mentre i fratelli affrontano decisioni difficili e riaccendono relazioni tese, June affronta i suoi ultimi giorni con umorismo, schiettezza e il desiderio di riunire la sua famiglia un’ultima volta. Circondata dai nipoti, dai ricordi e dai rituali del periodo natalizio, incoraggia la riconciliazione e insiste nell’affrontare la verità con onestà e amore.
Cast corale di successo
Oltre alla regia, Kate Winslet appare anche nel film, guidando un cast che include: Helen Mirren, Toni Collette, Andrea Riseborough, Johnny Flynn, Timothy Spall, Stephen Merchant, Fisayo Akinade, Jeremy Swift e Raza Jaffrey.
La sceneggiatura è stata scritta dal figlio di Winslet, Joe Anders, ed è la sua prima sceneggiatura prodotta. Il film riunisce Winslet con la produttrice Kate Solomon, che in precedenza aveva collaborato con lei per Lee.
Prossimi progetti
Goodbye June arriva mentre Winslet si prepara al suo ritorno nel franchise Avatar di James Cameron.
Riprenderà il ruolo di Ronal, leader del clan Metkayina, in Avatar: Fuoco e Cenere, in uscita nelle sale il 19 dicembre, insieme ai membri del cast di ritorno Sam Worthington, Zoe Saldaña, Sigourney Weaver, Giovanni Ribisi e Stephen Lang.
Fonte: Collider
