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‘About Luis’ di Lucia Chiarla finalmente al cinema dal 27 novembre

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About Luis, l’ultimo lungometraggio di Lucia Chiarla, arriva al cinema distribuito da No.Mad Entertainment. Il film ha avuto la sua prima mondiale al Zurich Film Festival 2024, dove è stato nominato per il Golden Eye come Miglior Film Internazionale. Inoltre, è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma, in concorso internazionale Progressive Cinema. About Luis ha anche vinto la quinta e ultima edizione del KinEst Fest 2025.

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About Luis‘: l’identità, il bullismo e la responsabilità genitoriale

Constanze (Natalia Rudziewicz) e Jens (Max Riemelt) sono i genitori di Luis e le loro giornate sono ritmate dal lavoro. Tra i turni notturni di Jens come tassista e i fine settimana che Constanze trascorre in ufficio, riescono a vedersi solo per brevi momenti nel taxi di Jens. Un giorno una telefonata dalla scuola sconvolge la loro routine: Luis è vittima di bullismo. Il motivo? Il suo amato zainetto viola con l’unicorno.

Un potente dramma familiare – che richiama La sala professori (İlker Çatak, 2023) – e tratto dall’opera teatrale “El pequeño poni” di Paco Bezerra. About Luis racconta la storia di una coppia alle prese con le sfide della vita familiare moderna ma mette anche in discussione i fondamentali dell’istituzione scolastica.

Il dramma familiare secondo Lucia Chiarla

Max Riemelt e Natalia Rudziewicz brillano nei ruoli principali. Lucia Chiarla ambienta gran parte dell’azione nello spazio ristretto di un taxi, che diventa un vero e proprio campo di battaglia per i genitori, raccontando la tensione con vividezza e sottile ironia. Questo approccio innovativo crea un’atmosfera intensa che trascina lo spettatore nel vortice emotivo della famiglia.

“[About Luis] Racconta di due persone per le quali il problema del figlio diventa una valvola di sfogo per le paure della perdita – paure nelle quali si ritrovano completamente soli e dove lo stare insieme non offre più alcun sostegno. Questa connessione mi affascina particolarmente, perché le dinamiche apparentemente private diventano il punto di partenza per una riflessione sul sistema di valori della nostra società. Siamo in grado di riconoscere quando e dove nascono le ingiustizie, se noi stessi siamo costantemente impegnati a lottare per sopravvivere? Possiamo davvero aspettarci che le nuove generazioni ci offrano un modello di convivenza fondato su una dialettica diversa da quella che mostriamo loro ogni giorno?”

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