Il Trieste Science+Fiction Festival non rallenta, anzi, accelera, promettendo un mercoledì 29 ottobre denso di emozioni forti e visioni inedite. La giornata si apre con il brivido di Marshmallow, un’anteprima italiana (ore 15.00, Rossetti) dove il regista Daniel DelPurgatorio ci trascina in un viaggio oscuro con il timido Morgan e i suoi amici. Scopriranno che la leggenda di un dottore che trasforma i bambini in mostri è una realtà agghiacciante. Subito dopo, al Teatro Miela (ore 15.30), i riflettori si accendono sui cortometraggi di Fantastic Shorts, una rassegna imperdibile di cinema breve da ogni angolo del globo. Il pomeriggio prosegue con Transcending Dimensions (ore 17.00, Rossetti), un’opera giapponese di Toshiaki Toyoda che mescola misticismo fantasy e fantascienza surreale, intrecciando spiritualità, amore e stregoneria cosmica.
La notte della memoria e dell’intelligenza artificiale
Il Rossetti diventa l’epicentro della serata con due imperdibili anteprime. Alle 20.00 è il momento di Affection, un’anteprima internazionale che vedrà la presenza del regista BT Meza. Jessica Rothe, volto noto di Auguri per la tua morte, affronta qui una malattia che le cancella la memoria in modo imprevedibile. Un racconto fantascientifico, dark e intrigante. A seguire, alle 22.15, l’ansia da futuro prende forma con CognAItive, un acuto thriller firmato da Tommy Savas. L’anteprima italiana solleva il velo sulla crescente e preoccupante possibilità che l’intelligenza artificiale possa sostituirsi all’essere umano. La conclusione notturna, fuori concorso, spetta a The Rows (ore 22.30, Miela). Il regista Seth Daly, presente in sala, accompagnerà il pubblico in un incubo surreale e pieno di suspense. La piccola Lucy si risveglia in un campo di mais, braccata da assassini mascherati, in una lotta disperata per la sopravvivenza.
Tra foreste e illusione
Ma il festival non è solo cinema. Il ciclo di conferenze a ingresso gratuito Mondofuturo torna per illuminare il domani. Allo SciFi Dome di Piazza della Borsa, alle 17:00, Danilo Zagaria ci guida in Il groviglio verde, un viaggio dalle profondità della Terra alla fantascienza, analizzando la distruzione delle foreste. Alle 18:00, con Cattiva prevenzione, Roberta Villa smaschera chi sfrutta la paura di ammalarsi, mettendo in guardia dall’illusione di poter vivere per sempre. Chiude il ciclo, alle 19.00, Beatrice Mautino con Vertigine, intrecciando storie di scienza dalla prima “bambina in provetta” ai nuovi farmaci per l’obesità. Ci spiegherà perché le scorciatoie non rappresentano una scelta sana. La serata al Miela si conclude con il documentario John Lilly and the Earth Coincidence Control Office (ore 20:30), un saggio sul neurofisiologo John C. Lilly, presente anche il co-regista Michael Almereyda.
Le nuove frontiere
Le novità di questa edizione, la sezione Things To Come, esplorano i complessi legami tra transumanesimo, fantascienza e società. Si parte allo Sci-fi Dome alle 11:00 con Alle origini del Transumanesimo, per riscoprire il romanzo del 1926 A Man’s World di Charlotte Haldane. A mezzogiorno, Andrea Daniele Signorelli, con Simulacri digitali, analizzerà come il digitale stia sostituendo la realtà. Valeria Montebello, alle 16:00, esplorerà le metamorfosi della sessualità con Eros. Tra carne, codice e sex tech. Infine, il Teatro Miela (ore 17:45) proietta Things to Come di William Cameron Menzies, pietra miliare del 1936 da un soggetto di H. G. Wells, seguito da una conversazione. La giornata si chiude con un’irriverente provocazione. Alle 21.00 allo Sci-Fi Dome, Filosofia Coatta, alias Giulio Armeni, presenta Fuga dall’algoritmo.def – Uno show di meme proibiti, una sfida scherzosa al politically correct e alla censura di Meta.
Scopri qui il programma completo del festival!