Nero 2 ? La salvezza non arriva mai senza un prezzo. Con il suo epilogo intenso e simbolico, Néro (l’ambiziosa serie fantasy francese targata Netflix) conclude il suo viaggio tra fango, sangue e antiche leggende. In un mondo medievale dilaniato dalla siccità e sottomesso a un’élite spietata e a un fanatismo religioso in crescita, l’ultimo episodio cambia per sempre le regole del gioco.
Nèro 2: la trama della prima stagione
Ambientata nella Francia del 1504, la storia segue Néro (Pio Marmai) , un assassino spietato e cinico che viene tradito dal suo padrone e costretto alla fuga.
Durante la fuga scopre di avere una figlia, Perla (Lili‑Rose Carlier Taboury), che era stata abbandonata alla nascita. Decide allora di proteggerla da nemici mortali e da forze oscure che minacciano non solo lei, ma l’equilibrio stesso del mondo attorno a loro. Tra siccità, tradimenti, lotte di potere e superstizioni religiose, Néro è costretto a scegliere se salvare se stesso o l’unica persona a cui sembra importare davvero.
Il grande inganno: Perla non è la figlia del Diavolo (spoiler alert)
Per tutta la serie, lo spettro del male aleggia su Perla. Il suo sangue sarebbe in grado di spalancare le porte dell’inferno, secondo la leggenda. Ma la verità è ben diversa.
Come rivela la misteriosa Donna con un Occhio Solo, il “Diavolo” non è altro che un’invenzione della Chiesa. Una costruzione ideologica creata per consolidare il potere, un nemico immaginario utile a condannare chiunque praticasse forme alternative di spiritualità. Perla non è una creatura infernale, ma l’ultima erede di una stirpe ancestrale di streghe, custodi di una magia primordiale ormai quasi estinta. Con questa rivelazione, la serie sovverte completamente la sua narrativa: la vera lotta non è tra bene e male, ma tra un potere naturale in via d’estinzione e un’istituzione religiosa decisa a riscrivere la verità. La siccità che devasta il mondo non è una punizione divina, ma il risultato della scomparsa delle streghe, la cui esistenza era legata all’equilibrio della Terra stessa.
Il piano segreto dell’Arcivescovo: fede come arma politica
Dietro le quinte, a tirare i fili del disastro, c’è l’Arcivescovo, figura ambigua e manipolatrice. Il suo obiettivo non è la salvezza dell’anima, ma il dominio assoluto. È lui l’artefice dell’ordine dei Penitenti e del culto fanatico guidato da Fratello Penitenza, usato per incanalare la disperazione collettiva in una forza militare. L’Arcivescovo conosce la verità su Perla. Il suo piano? Sfruttarne il sacrificio per rafforzare l’autorità della Chiesa, facendo credere che la pioggia fosse tornata grazie all’esecuzione della “figlia del Diavolo”. Un atto di propaganda estremo, volto a consolidare il potere spirituale e politico su un popolo affamato di speranza.
La figura più enigmatica dell’intera serie si svela nel finale. La Donna con un Occhio Solo non è solo una cacciatrice, ma una delle ultime streghe sopravvissute, viva da più di otto secoli. E soprattutto, è la nonna di Néro, e quindi bisnonna di Perla. Il suo desiderio di sacrificare Perla nasce da una convinzione antica: solo attraverso quel rito la magia avrebbe potuto tornare a fluire nel mondo. Le sue azioni, all’apparenza crudeli, assumono così un peso tragico e complesso. È il volto di una generazione disposta a tutto pur di preservare ciò che resta della vecchia magia.
La battaglia di Ségur: un mondo in bilico
Il gran finale prende forma durante la battaglia di Ségur, tra caos e tradimenti. Néro, nel tentativo di salvare sia Perla che la donna che ama, finisce per essere catturato. Quando tutto sembra perduto, Perla comprende il vero significato del suo destino. Con un gesto disperato e risoluto, prende il pugnale rituale della sua bisnonna e si sacrifica. Non davanti all’Arcivescovo, ma in solitudine, lontana dagli occhi del potere. Il suo corpo tocca terra. In quell’istante, il cielo si squarcia e la pioggia inizia a cadere, liberando il mondo da anni di siccità.
Non è stata la fede a salvare l’umanità. È stato il ritorno della magia, risvegliata dal sangue di una strega.
Perla è davvero morta?
Proprio quando tutto sembra concludersi con la morte di Perla, la serie sorprende ancora. Un misterioso incappucciato si avvicina, prende il corpo della ragazza e la porta via. Poco dopo, Perla riapre gli occhi e respira. Il sacrificio richiesto dal rituale non era definitivo. Era una morte simbolica, un passaggio necessario per risvegliare l’antico potere della sua stirpe. La Donna con un Occhio Solo potrebbe averlo sempre saputo. Ogni suo gesto, anche il più duro, sembra parte di un disegno più grande.
Nero 2. Verso la seconda stagione?
Il finale lascia molte porte aperte. Chi è lo sconosciuto che ha salvato Perla? È un alleato della magia o qualcosa di ancora più misterioso? Ora che l’equilibrio è cambiato e la magia è tornata, il mondo è pronto ad accoglierla? E Perla, consapevole della propria eredità, quale ruolo assumerà?
Netflix non ha ancora confermato il futuro della serie, ma il terreno è fertile per una seconda stagione. Néro ha saputo unire la brutalità di un mondo medievale con le inquietudini del presente, offrendo una riflessione potente sul potere, sulla fede e sull’identità. Se questa è la fine, è una fine degna. Se è solo l’inizio, sarà un ritorno che vale la pena attendere.