Giornate del Cinema Muto | Pordenone Silent Film Festival

Le Giornate del Cinema Muto, Pordenone trionfa

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Le Giornate del Cinema Muto 2025 a Pordenone hanno confermato il loro ruolo di punto di riferimento internazionale per il cinema muto. Oltre mille accreditati da 41 Paesi hanno partecipato a proiezioni, conferenze ed eventi culturali. Tra loro, il 16% proveniva dagli Stati Uniti. Anche online l’interesse è stato alto: più di 400 abbonati da oltre 30 Paesi hanno seguito la programmazione in collaborazione con MYmovies. Il sito del festival ha registrato 115.500 visite e sui social sono stati raggiunti oltre 3 milioni di utenti unici, con 4,6 milioni di impression. Grazie a questi numeri, Pordenone consolida la propria posizione come capitale europea della cultura e centro di eccellenza per la valorizzazione del cinema muto.

Capolavori restaurati e retrospettive sorprendenti

Il programma della 44ª edizione ha offerto un mix tra grandi classici e opere rare. Chaplin è stato protagonista con “Sei gradi di Charlie” e il restauro mondiale di Shoulder Arms. Buster Keaton ha aperto a Sacile e chiuso la rassegna con Our Hospitality, replicata domenica 12 ottobre. La rassegna dedicata a Italia Almirante Manzini ha permesso di riscoprire un’artista dimenticata, mentre il cinema ucraino per ragazzi ha mostrato produzioni tra il 1924 e il 1930, quando l’Ucraina faceva parte dell’Unione Sovietica. Non sono mancati i classici di Fritz Lang, Abel Gance, Harry Langdon e John Ford. La sezione regionale ha esplorato la Liguria, tra paesaggi e vita quotidiana, mentre l’avanguardia belga ha presentato film sperimentali di Henri Storck e Charles Dekeukeleire.

Musica e innovazione al centro

La musica dal vivo ha rappresentato un valore aggiunto fondamentale. L’Orchestra da Camera di Pordenone diretta da Ben Palmer ha aperto il festival, mentre l’Orchestra of the Imaginary di Lubiana, guidata dal compositore Andrej Goričar, ha chiuso l’evento. Pianisti come Neil Brand, Philip Carli e Stephen Horne hanno accompagnato film con grande maestria, mentre Laura Rossi ha realizzato la partitura di The German Retreat and Battle of Arras, eseguita con l’Orchestra da Camera e il Coro del Friuli Venezia Giulia. Cynthia Zaven e Rana Eid hanno creato l’accompagnamento live per Palestine: A Revised Narrative. L’animazione ha avuto un ruolo centrale con Max Fleischer, la sua Factory e i Paper Movies giapponesi. Questi eventi hanno unito tradizione e innovazione, facendo dialogare il cinema muto con le nuove generazioni e stimolando riflessioni sulla storia e la contemporaneità.

Verso la 45ª edizione e il futuro del festival

Il direttore Jay Weissberg ha già anticipato i temi della prossima edizione, in programma dal 3 al 10 ottobre 2026. Tra i progetti principali, una vasta retrospettiva sul cinema senza censura della Repubblica di Weimar, la seconda parte della rassegna su Italia Almirante Manzini e un viaggio cinematografico nel Lazio. Il festival continuerà a coinvolgere giovani studiosi e appassionati da tutto il mondo, grazie al Collegium e alla collaborazione con università come Tor Vergata. Inoltre, una selezione dei film della 44ª edizione sarà presentata a Parigi, alla Fondation Seydoux-Pathé, dal 29 ottobre al 18 novembre 2025. Le Giornate del Cinema Muto confermano così il loro impegno nella valorizzazione del patrimonio cinematografico e nel dialogo tra passato e presente.

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