Editoriale

Oltre il muro del genocidio

Come redazione indipendente, ci uniamo alla mobilitazione di attivisti e giornalisti 

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Gaza vive un genocidio certificato dalle Nazioni Unite: la popolazione è intrappolata, priva di acqua, elettricità e cure essenziali, costretta alla fame nel tentativo sistematico di essere cancellata. Oltre 200 giornalisti sono stati uccisi dall’inizio del conflitto. Redazioni distrutte e reporter assassinati mentre documentano le atrocità subite dal popolo palestinese: l’informazione è un bersaglio mirato. Spegnere la vita di chi documenta significa cancellare le prove dei crimini e ridurre al silenzio Gaza stessa.

Come redazione indipendente, ci uniamo alla mobilitazione di attivisti e giornalisti che coraggiosamente lottano per il diritto di espressione e la libertà di informazione e incrociamo le braccia a sostegno della difesa palestinese. Protestiamo contro le politiche che ci vogliono complici della macchina bellica ed esprimiamo solidarietà alla Global Sumud Flotilla, unione di voci della resistenza che, in maniera pacifica e disarmata, infrange i muri imposti dall’anti-democrazia.

Noi di Taxidrivers intendiamo dare voce a chi voce non ne ha più anche attraverso la diffusione culturale, promuovendo il cinema che racconta la resistenza palestinese. Scioperiamo il 3 e il 4 ottobre per difendere il diritto civile di Gaza a esistere e il diritto a vivere di chi racconta.

Non restiamo in silenzio.

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