Connect with us

Trailers

‘Alpha’: il terzo lungometraggio di Julia Ducournau arriva al cinema

Dopo 'Titane', la regista francese Julia Ducournau torna sul grande schermo con il suo terzo lungometraggio 'Alpha', dal 18 settembre in sala

Pubblicato

il

Julia Ducournau, vincitrice della Palma d’oro nel 2021 con Titane, torna in sala con Alpha, il suo nuovisissimo film distribuito da I Wonder Pictures. Dopo essere stato presentato in selezione ufficiale in concorso al Festival di Cannes e al Locarno Film Festival di quest’anno, il film arriverà in Italia dal 18 settembre.

I protagonisti del terzo lungometraggio della regista francese sono un irriconoscibile Tahar Rahim, la stupenda Golshifteh Farahani e la giovane e talentuosissima Mélissa Boros.

Alpha: il terrore del contagio

Il film racconta una storia cruda e potente, che affonda le sue radici negli anni Ottanta e nell’incubo delle pandemie. Alpha (Mélissa Boros), così si chiama la protagonista, ha 13 anni ed è un’adolescente inquieta. Una notte, dopo una festa, rientra a casa con un tatuaggio, una “A” maiuscola incisa rozzamente sul braccio. La madre (Golshifteh Farahani), che l’ha cresciuta da sola, è molto preoccupata: è infatti ormai qualche anno che si è diffuso un virus letale e il nuovo tatuaggio “fatto in casa” potrebbe essere stato il mezzo perfetto per contrarlo.

La misteriosa malattia e la sua trasmissione sono al centro delle ricerche della donna, medico in una clinica e in prima linea nel prestare le cure ai malati terminali. Mentre la paranoia del contagio cresce, a rendere la situazione ancora più difficile fa la sua comparsa a casa delle due donne lo zio Amin (Tahar Rahim), il fratello della madre, tossicodipendente. E in un mondo sempre più caotico e sconvolto, si avvicina una tempesta di vento rosso…

L’esplorazione del corpo continua

Dopo Titane Raw, con Alpha Julia Ducournau prosegue la sua esplorazione del corpo, filmato come soggetto concreto e carnale, e del sangue, qui veicolo che trasmette l’epidemia mortale, che trasferisce in un’immagine indimenticabile ciò che il mondo ha conosciuto negli anni Ottanta: l’espansione dell’AIDS e le sue conseguenze sociali, con la paura del sangue, degli aghi, delle diversità. Così il trauma collettivo diventa quello di una famiglia e di una donna, madre e sorella, che deve fare i conti con il passato e sperare nella possibilità di un futuro diverso.

I protagonisti indiscussi del lungometraggio sono tre attori di grande talento, ma a distinguersi è stato soprattutto Tahar Rahim (Il profeta), sia per la sua interpretazione e sia perché, durante le riprese, ha dovuto promuovere Monsieur Aznavour di Mehdi Idir e Grand Corps Malade. Apparso molto magro nelle interviste televisive, l’attore premio Oscar ha rifiutato di fornire dettagli sulle riprese di Alpha, ma ha rivelato di aver perso quasi 20 chili per entrare nel personaggio.

Nei ruoi delle due protagoniste, madre e figlia, ci sono Golshifteh Farahani (Leggere Lolita a Theran) e Mélissa Boros (Sibel’s Silence). Nel cast, affiancano i protagonisti Emma Mackey (Sex Education), Finnegan Oldfield (Vermines) e Louai El Amrousy.