In passato, il confine tra cinema e televisione era netto: il cinema era considerato la forma d’arte per eccellenza, mentre la televisione era relegata a un ruolo più commerciale e popolare. Oggi, questa distinzione si è quasi annullata. La televisione ha raggiunto una maturità narrativa e produttiva tale da attrarre i più grandi talenti del grande schermo. Queste serie TV d’autore non sono semplici prodotti di intrattenimento, ma veri e propri capolavori diretti da grandi registi del cinema, capaci di esplorare temi complessi con una profondità e uno stile inconfondibili. L’influenza di questi registi famosi ha elevato il livello della serialità, trasformando il panorama televisivo in un terreno fertile per l’innovazione e l’espressione artistica.
8 serie tv d’autore imperdibili
1. ‘TwinPeaks‘ – David Lynch (1990-1991, 2017)
L’agente speciale dell’FBI Dale Cooper indaga sull’omicidio della studentessa Laura Palmer nella piccola e apparentemente tranquilla cittadina di Twin Peaks, scoprendo segreti oscuri e personaggi eccentrici.
TwinPeaks, ideata da MarkFrost e DavidLynch, ha ridefinito il genere televisivo, mescolando elementi di mistero, horror, soap opera e surrealismo. In questa serie d’autore, la regia di Lynch è inconfondibile grazie alle sue atmosfere oniriche e piene di simbolismo. La narrazione non lineare l’ha resa un’opera che ha influenzato innumerevoli serie successive e che continua a essere oggetto di culto e analisi. Inoltre, la serie tra il 1990 e il 1992 ha vinto 13 premi: tra i quali 3 Golden Globe e 2 Emmy Awards.
La detective Robin Griffin indaga sulla scomparsa di una dodicenne incinta in una remota e isolata comunità in Nuova Zelanda, scoprendo una rete di segreti e violenze.
Jane Campion, regista premio Oscar per Lezionidipiano, porta in Top of the Lake il suo sguardo sensibile e la sua profonda comprensione della psiche femminile. La serie è stata elogiata anche per la scelta di Elisabeth Moss come attrice protagonista che grazie alla sua interpretazione ha vinto un Golden Globe.
Ambientata a New York nel 1900, la serie segue la vita del Dr. John W. Thackery e del personale del fittizio Knickerbocker Hospital, mentre cercano di far progredire la medicina in un’epoca con conoscenze scientifiche limitate e pratiche mediche rudimentali.
StevenSoderbergh, regista premio Oscar per Traffic e Erin Brockovich, ha diretto tutti gli episodi di TheKnick, conferendole un’estetica cinematografica unica, con una fotografia cupa e un uso innovativo della musica. La serie è stata apprezzata per la sua accuratezza storica, la cruda rappresentazione della medicina dell’epoca e le complesse dinamiche dei personaggi, parla di dipendenza, razzismo e corruzione. La serie ha ottenuto diverse nomination agli Emmy Awards, tra cui Miglior Regia per Soderbergh, e un Golden Globe per CliveOwen.
4. ‘TheYoungPope‘ e ‘TheNewPope‘ – Paolo Sorrentino (2016, 2020)
The Young Pope segue l’inizio del pontificato di Lenny Belardo, alias Pio XIII, il primo Papa americano della storia. Un Papa giovane, affascinante e controverso, che si scontra con le dinamiche del Vaticano e le aspettative della Chiesa. In TheNewPope Papa Pio XIII è in coma e viene sostituito da Papa Giovanni Paolo III con una personalità complessa e fragile.
PaoloSorrentino, premio Oscar per LaGrandeBellezza, porta il suo stile cinematografico inconfondibile, fatto di immagini sontuose, inquadrature ricercate, dialoghi taglienti e una profonda esplorazione della spiritualità, del potere e della solitudine. Il cast internazionale include JudeLaw, DeanKeaton, SilvioOrlando e JohnMalkovich. La prima stagione è ancora l’unica serie tv italiana candidata agli Emmy e ai Golden Globe.
Ambientata durante la Grande Depressione, la miniserie segue Mildred Pierce. Lei è una madre single che cerca di costruire una nuova vita per sé e le sue figlie, aprendo un ristorante e affrontando le sfide economiche e personali, in particolare il difficile rapporto con la figlia maggiore Veda.
Todd Haynes, noto per il suo stile visivo raffinato e la sua capacità di ricreare atmosfere d’epoca (Lontano dal Paradiso, Carol), ha diretto l’intera miniserie. La sua regia meticolosa e l’attenzione ai dettagli storici e psicologici hanno trasformato il romanzo di James M. Cain in un’opera d’arte televisiva. La protagonista è Kate Winslet e la serie ha ricevuto 21 candidature agli Emmy, vincendone 5. Tra questi quello per la Migliore attrice in una miniserie.
Ambientata negli anni ’60, la miniserie segue una famiglia borghese di periferia la cui vita viene sconvolta dall’arrivo di una giovane attivista hippie in fuga dalla giustizia.
Woody Allen ha creato, diretto e interpretato questa miniserie, mantenendo i suoi dialoghi nevrotici, l’umorismo intellettuale e le riflessioni esistenziali. Sebbene abbia ricevuto recensioni miste, è un esempio del suo cinema d’autore applicato al formato televisivo, offrendo uno spaccato satirico della società americana degli anni ’60 e delle sue contraddizioni. La sua impronta autoriale è evidente in ogni scena, rendendola un’opera unica nel panorama delle serie TV d’autore.
La miniserie ripercorre i 55 giorni del sequestro di Aldo Moro nel 1978, attraverso i diversi punti di vista dei protagonisti: Moro stesso, la sua famiglia, i brigatisti, i politici e il Papa Paolo VI.
MarcoBellocchio, uno dei più grandi maestri del cinema italiano, torna sul caso Moro con una miniserie che unisce la ricostruzione storica rigorosa a una profonda indagine psicologica dei personaggi. Esterno Notte è stata acclamata per la sua intensità, le interpretazioni magistrali e la capacità di offrire nuove prospettive su una delle pagine più oscure della storia italiana, consolidando il suo status di serie tv d’autore. Vincitrice di numerosi premi, tra cui il Nastro d’Argento per la Miglior Serie TV e il premio per l’Innovative Storytelling al Festival di Cannes.
La giornalista Camille Preaker torna nella sua città natale per indagare sull’omicidio di due giovani ragazze. Questa la obbliga a confrontarsi con il suo passato traumatico e la sua disfunzionale famiglia.
Jean-Marc Vallée, regista di Dallas Buyers Club e Wild, ha diretto tutti gli episodi di Sharp Objects. La serie è acclamata per la sua atmosfera cupa e inquietante, la narrazione non lineare, le interpretazioni di Amy Adams e Patricia Clarkson. La regia di Vallée ha contribuito a creare un’esperienza visiva e emotiva per questa serie d’autore thriller psicologica. La miniserie è stata nominata a numerosi Emmy Awards e Golden Globe, con Patricia Clarkson che ha vinto un Golden Globe e un Emmy per la Miglior Attrice Non Protagonista.