La stagione dei festival autunnali sta ufficialmente entrando nel vivo, con Venezia e Toronto che hanno annunciato i loro primi programmi e gli spettatori dei premi che affilano le matite per i prossimi.
Tra i momenti più inaspettati del programma del TIFF di quest’anno c’è Good Fortune, il lungometraggio d’esordio alla regia di Aziz Ansari, che verrà presentato in anteprima mondiale a Toronto prima che Lionsgate lo porti nelle sale a ottobre.
Una premessa eccentrica con un cast stellare
Presentato come una commedia fantastica e anticonformista, Good Fortune vanta un cast fatto su misura per le sue birbonate che conquistano il pubblico: lo stesso Ansari recita al fianco di Seth Rogen, Keke Palmer e nientemeno che Keanu Reeves, che, in una sorta di divina stereotipizzazione, interpreta un angelo custode poco qualificato.
Secondo la sinossi ufficiale, il film è incentrato su Arj (Ansari), un lavoratore a giornata in difficoltà che cerca di sopravvivere nell’economia frenetica e frenetica di oggi. Quando Arj incrocia un miliardario del settore tecnologico (Rogen) in un momento difficile della sua vita, diventa inconsapevolmente oggetto di un intervento divino. Entra in scena Gabriel, interpretato da Reeves, un aiutante celeste che offre ad Arj un’opportunità irripetibile di scambiare il suo posto con la sua ricca controparte e verificare se l’erba del vicino è davvero più verde.
Un trailer anticipa incidenti angelici
Il trailer appena uscito stabilisce perfettamente il tono: Gabriel, interpretato da Reeves, è affascinantemente incompetente e spassosamente consapevole di sé. “Questo è uno dei miei incarichi più importanti finora”, confessa, spiegando che la maggior parte dei suoi compiti angelici di solito consiste nell’impedire agli umani di mandare messaggi mentre guidano.
Non sorprende che Arj non sia per niente impressionato, lamentandosi di essere stato incaricato da un “angelo del budget” di sistemargli la vita. Reeves, con quella sua caratteristica calma delicatamente smarrita, conquista ogni istante, ricordandoci perché guardarlo mettere in scena il suo stesso mito non stanca mai.
Il percorso registico di Ansari, deviazioni incluse
Sebbene Good Fortune sia il primo lungometraggio di Ansari come regista, il suo percorso dietro la macchina da presa non è stato esattamente rose e fiori. Inizialmente avrebbe dovuto debuttare alla regia con Being Mortal, un progetto che lo ha riunito a Seth Rogen e Keke Palmer, oltre a Bill Murray. Ma quel film è stato notoriamente interrotto a metà produzione a seguito di una denuncia per cattiva condotta sul set che coinvolgeva Murray, bloccando a tempo indeterminato i piani di Ansari.
Ricentrando i suoi sforzi, Ansari ha lanciato Good Fortune, solo per scontrarsi a capofitto con un altro ostacolo: gli scioperi della Writers Guild of America e della Screen Actors Guild nel 2023. Il doppio sciopero ha ritardato la produzione di quasi un anno, posticipando l’inizio previsto per maggio 2023 a gennaio 2024.
Pronto per il grande schermo
Con gli scioperi ormai alle spalle, Good Fortune è finalmente pronto per il suo momento. Una première molto chiacchierata al TIFF potrebbe dargli il giusto slancio in vista della finestra di uscita autunnale, e potrebbe persino aprire le porte ad Ansari per ritagliarsi una nicchia distintiva come regista che bilancia l’acutezza comica con una generosa dose di angoscia esistenziale moderna.
Nel frattempo, la prospettiva di vedere Keanu Reeves interpretare un angelo i cui più grandi miracoli di solito riguardano la sicurezza stradale potrebbe essere uno dei motivi più inaspettatamente piacevoli per tenere d’occhio il circuito dei festival di quest’anno. Se mai è esistito un angelo low budget in cui vale la pena credere, è probabilmente Keanu.
Fonte: IndieWire