Il Baarìa Film Festival di Bagheria (PA), primo evento italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha reso noto il proprio programma, che spazia tra anteprime assolute, titoli rari in Italia e una selezione tra le oltre 1.100 candidature arrivate da ogni parte del mondo. Nella sezione Arcipelaghi, dedicata ai lungometraggi in concorso, spiccano tre pellicole che hanno rappresentato i rispettivi Paesi nella corsa agli Oscar 2025: Old Fox di Ya-chuan Hsiao, un coming-of-age ambientato nella Taiwan degli anni Ottanta; Under the Volcano del polacco Damian Kocur, che racconta la vita di una famiglia ucraina rimasta bloccata a Tenerife a causa della guerra; e My Late Summer di Danis Tanovic, in cui una giovane di Zagabria, giunta su un’isola per motivi ereditari, intreccia una relazione con uno scrittore.
Dalla Sicilia il resto del mondo
Da Cuba arriva in anteprima nazionale La Mujer Salvaje di Alàn Gonzàlez, la storia di una madre in cerca del figlio tra le strade dell’Avana. La Repubblica Dominicana è rappresentata da Insular di Héctor M. Valdez, che narra il percorso interiore di un naufrago. La regista finlandese Tiina Lymi propone il dramma storico Stormskerry Maja, ambientato nelle isole Åland nella metà del XIX secolo. Con Fog, thriller psicologico della regista russa Natalia Gugueva, ci si ritrova in una remota stazione meteorologica dove si indaga la scomparsa di una coppia.
Dalla Nuova Zelanda arriva l’opera prima di Josephine Stewart-Te Whiu, We Were Dangerous, che segue tre ragazze Māori mandate in collegio per essere rieducate secondo i dettami della cultura coloniale. La Corea del Sud presenta invece A Ray of Sunlight di Sook-Hee Moon, un racconto familiare attraversato da intrighi, ma anche da spiragli di speranza. Chiude la selezione dei film in gara Fucking Bornholm, diretto da Anna Kazejak, una riflessione sulle sfide della genitorialità, la crisi di mezza età e la complessità delle relazioni di coppia. Molte delle opere in concorso saranno presentate da registi e interpreti.
Anche i cortometraggi della sezione Atolli provengono da ogni parte del mondo: dall’Inghilterra Two Knights di Piotr Szkopiak, dai toni biblico-shakespeariani; dalla Spagna Varitas de Ballena di Cuevas & Carola, ironica riflessione filosofica; dalla Corea del Sud la microparodia Just One Step di Heejun Yoo. Dalla Francia arrivano il romantico Les Oiseaux de Passage di Liza Diaz, L’Interview d’Elénore di Ophélie Bellaton, finta intervista a una residente isolana, e The Universal Temple di Bertrand Normand, un Kafka “in salsa russa”.
Cosa presenterà l’Italia al Baarìa Film Festival?
L’Italia è presente con A domani di Emanuele Vicorito, storia di un incontro tra due ragazzi lontanissimi per origine e destino; La Femmina di Nuanda Sheridan, memoria di un amore tragico tra donne; Luca, Fuori Sincrono di Alessandro Marinaro, una commedia in stile Woody Allen; L’Ultima Pagina di Antonio Sidoti, che unisce atmosfere apocalittiche e malinconie familiari; e Al Buio di Stefano Malchiodi, corto postumo ambientato a Lipari. Selezionati anche due documentari italiani, entrambi provenienti dal Centro Sperimentale di Cinematografia: Acquasanta di Gianfranco Piazza e Tito Puglielli, e Il Mare che amo da Morire di Yana Fedotova, che ritrae il pescatore Pino.
Altri corti provengono da Cipro, come Parallel Poles di Ibrahim Dalkilic, storia di un immigrato nigeriano che cita Capitan Sparrow, e dalla Turchia Morî di Takup Tekintangaç, una favola drammatica su un’orfana. Dall’Uzbekistan arriva Atomic Bomb di Timur Amanshikov, mentre dall’Iran Steak di Kiarash Dadgar esplora le ferite della guerra contemporanea e CCTV di Samira Karimi racconta la claustrofobia imposta da una scuola repressiva.
Uno spazio speciale sarà dedicato a Nico Bonomolo, che presenterà il suo corto Maestrale, vincitore del David di Donatello 2022.
Le Serate in Villa, organizzate nella splendida Villa Cattolica — sede del Museo Guttuso — ospiteranno eventi speciali e proiezioni uniche. L’apertura sarà affidata a una selezione di film muti accompagnati dal vivo dagli studenti del Conservatorio di Palermo: Nella Conca d’Oro e Industria dell’Argilla In Sicilia (1920) dal Museo del Cinema di Torino, Terremoto di Messina (1909) dalla Cineteca Italiana di Milano, Un Giorno a Palermo (1914) dalla Cineteca di Bologna, e L’Eruzione del Monte Etna (1910) dalla Cineteca del Friuli.
Tra le proiezioni serali, troviamo Paradiso in Vendita di Luca Barbareschi, una commedia romantico-politica ambientata su un’isola siciliana venduta alla Francia. Il cast include Bruno Todeschini, Donatella Finocchiaro e Domenico Centamore. Saranno presentati in anteprima anche Il Depistaggio di Aurelio Grimaldi, incentrato sul processo per la strage di via D’Amelio, con David Coco, e Il Cassetto Segreto di Costanza Quatriglio, documentario dedicato a Giuseppe Quatriglio, giornalista e scrittore del Giornale di Sicilia.
Oltre ai film in concorso, il programma si arricchisce di incontri ed eventi: dialoghi con Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo per La Valigia dell’Attore, il panel Fare Cinema in Sicilia con Nicola Tarantino, Ivan Scinardo, Marco Amenta e Daniele Ciprì.
Grandi ospiti
Giuseppe Tornatore, Premio Oscar, sarà ospite d’onore sabato 5 luglio. Invece di una proiezione, la serata sarà dedicata al racconto della sua carriera, con particolare attenzione alla sua esperienza nella pubblicità, settore in cui ha diretto circa quaranta spot. Un’occasione unica per scoprire lati meno noti del regista originario di Bagheria.
I premi saranno assegnati da due giurie: quella dei lungometraggi è composta dai registi Roberta Torre, Uberto Pasolini e Marco Amenta; mentre per i cortometraggi giudicheranno Nico Bonomolo, Paolo Pintacuda e la fotografa e docente Anna Fici.
Organizzato dall’Associazione Culturale Kinema di Bagheria con il patrocinio del Comune, il festival è curato dal giornalista Andrea Di Quarto e ha come direttore artistico il critico cinematografico Alberto Anile.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia – sede Sicilia partecipa nella sezione Atolli con corti degli allievi del corso documentario, realizzati nel territorio bagherese sotto la direzione artistica di Costanza Quatriglio.
Il Baarìa Film Festival è reso possibile grazie al sostegno del Comune di Bagheria, dell’Assessorato Turismo Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, della Sicilia Film Commission, del Museo Guttuso, e con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo, Conservatorio Alessandro Scarlatti, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Cineteca di Bologna, Cineteca di Milano, Cineteca del Friuli e Istituto Polacco di Roma.