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Studio Ghibli compie 40 anni: l’eredità di uno studio di animazione etico

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Quest’anno segna una pietra miliare nella storia dell’animazione: il 40° anniversario dello Studio Ghibli, lo studio giapponese che ha ridefinito il cinema d’animazione attraverso la profondità emotiva, la squisita maestria del disegno a mano e una filosofia aziendale discretamente radicale.

Fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Toshio Suzuki, Ghibli è diventato una delle istituzioni creative più ammirate e mitizzate al mondo.

Eppure, mentre celebra quattro decenni, lo studio si trova ad affrontare una domanda cruciale: può uno studio di animazione eticamente fondato sopravvivere nel panorama dell’intrattenimento moderno?

Costruito con Intenzione, Radicato nei Valori

Per comprendere l’influenza duratura di Ghibli, è utile osservare quanto deliberatamente sia stato costruito. Come ha dichiarato a IndieWire Rayna Denison, autrice di Studio Ghibli: An Industrial History, i fondatori dello studio non volevano semplicemente creare bei film, ma reinventare il concetto di studio di animazione.

“Prima di fondare il loro studio, hanno riflettuto a fondo su cosa volevano fare”, 

ha detto Denison.

“Si sentono interviste con Miyazaki che dicono cose come: ‘Se assumi solo persone con contratti a tempo determinato, allora non sono davvero tuoi dipendenti, quindi non puoi aspettarti molto da loro'”.

È un’etica che distingue Ghibli in un settore competitivo che spesso premia la velocità e l’efficienza dei costi rispetto a pratiche lavorative artistiche ed etiche. Miyazaki, proveniente dal movimento sindacale di sinistra giapponese degli anni ’60, ha plasmato Ghibli non solo con la sua direzione visionaria, ma anche con scelte pratiche: un impiego a tempo pieno, un asilo nido per i bambini e persino un parcheggio per le biciclette per il personale.

“Scherza sul fatto che, se deve spegnere l’aria condizionata per risparmiare e pagare gli stipendi, è disposto a sudare tutta l’estate per il bene dell’animazione”, 

ha aggiunto Denison.

“Tutti questi piccoli dettagli sono molto Miyazaki”.

Questi valori, rari nell’intrattenimento aziendale, hanno contribuito a consolidare la reputazione di Ghibli non solo per l’arte, ma anche per l’integrità.

Più che film per bambini: una visione del mondo in ogni fotogramma

Il fascino di Ghibli trascende anche l’età. Sebbene il loro lavoro si concentri spesso su protagonisti più giovani – Kiki – Consegne a domicilio, La città incantataIl mio vicino Totoro – il peso emotivo e filosofico dei film va ben oltre l’infanzia.

Michael Leader, co-conduttore del podcast Ghibliotheque e coautore di Ghibliverse, vede la narrazione di Ghibli come parte di una tradizione molto più antica e ampia.

“Si riallacciano all’idea fondamentale della narrazione”, 

ha detto Leader.

“Se pensate a quando la narrazione si limitava a persone attorno a un falò, era rivolta a chiunque fosse presente. Non hanno mai detto: ‘Questa è una storia per bambini’. È così che davano un senso al mondo.”

A differenza degli studi occidentali che spesso suddividono rigidamente i contenuti in base all’età, Ghibli crea storie che racchiudono innocenza e saggezza, bellezza e dolore. Film come Una tomba per le lucciole e Principessa Mononoke trattano di guerra, mortalità e collasso ecologico, temi raramente affrontati nei “media per bambini”.

“Quando è fatto bene è saggio, ha lezioni di vita, ha una visione del mondo”.

Navigare nelle acque aziendali

Nel 2023, Nippon TV ha acquisito Studio Ghibli, sollevando dubbi sulla possibilità che la sua filosofia fondante possa persistere sotto la proprietà aziendale. Sebbene l’acquisizione porti stabilità finanziaria e infrastrutture più ampie, ci sono preoccupazioni circa l’autonomia creativa. Mentre Ghibli entra in questo nuovo capitolo, l’eredità di Suzuki, Miyazaki e Takahata proietta un’ombra lunga e protettiva.

Tuttavia, permangono segnali di continuità. Miyazaki, ormai ottantenne, lavora ancora quotidianamente allo studio. Suzuki rimane una forza trainante. E l’azienda non ha ancora abbandonato i metodi di animazione attenti e laboriosi che l’hanno resa famosa, nonostante le pressioni dell’era dello streaming moderno.

Uno studio come nessun altro

A 40 anni, lo Studio Ghibli non è solo una casa di animazione, ma un simbolo: di integrità artistica, di dignità sul posto di lavoro e del potere duraturo delle storie raccontate con cura.

La sua eredità non si ritrova solo in film o premi amati, ma anche nelle scelte discrete e radicali che hanno costruito lo studio stesso. Come ha affermato Denison, “tutti questi piccoli dettagli” che hanno definito Ghibli possono essere insignificanti presi singolarmente, ma insieme formano un modello di come può essere la creatività etica, anche in un mondo sempre più commerciale.

E finché Ghibli si aggrapperà a questa visione, potrà ancora dimostrare che è possibile crescere senza perdere la propria anima.

 

 

Fonte: IndieWire

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