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‘C’è ancora domani’ conquista anche la Cina

Il film di Paola Cortellesi raggiunge l'equivalente di 6 milioni di dollari al box office

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'C’è ancora domani' conquista anche la Cina

Il dramma in bianco e nero di Paola Cortellesi continua a raccogliere consensi anche fuori dall’Italia. C’è ancora domani conquista anche la Cina, dove è stato distribuito dalla neonata società Unknown Pleasures Pictures, fondata da Jia Zhangke e Tian Qi, il film ha incassato l’equivalente di 6 milioni di dollari in appena quattro settimane di programmazione.

Uscito nelle sale cinesi l’8 marzo, il film ha già venduto oltre un milione di biglietti e continua a essere proiettato, confermando l’interesse del pubblico. La Cina diventa così il secondo mercato internazionale per il film, dopo l’Italia, dove ha debuttato nell’ottobre 2023 incassando 35 milioni di dollari.

Ambientato nella Roma del secondo dopoguerra, il film racconta la storia di una moglie e madre della classe operaia che sogna un futuro migliore. “C’è Ancora Domani risuona con una crescente consapevolezza femminile tra le donne cinesi”, ha spiegato Jia Zhangke a Deadline. “A differenza di altre storie a tema femminile, ci mostra che le donne non devono necessariamente fuggire: possono anche prendere l’iniziativa e diventare parte attiva della sfera pubblica, e questo crea un legame empatico con il pubblico”.

C’è ancora domani

Delia è la moglie di Ivano e madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni 40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle.
Ivano è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia.
Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino, un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa, con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza.

È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella, che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio, e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante.

Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspira. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per  rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.