Il 25 gennaio Toni Servillo compie 66 anni. Classe 1959, sotto il segno dell’Aquario, parliamo probabilmente di uno degli attori “simbolo” del cinema italiano. Con quattro Nastri d’Argento e otto nomination ai David di Donatello, di cui ben quattro vinti e 2 premi European Film Awards, Toni Servillo è uno degli attori più meritevoli, conosciuti e apprezzati del cinema italiano: un trasformista capace di donare umanità ad ogni tipo di personaggi. Per il New York Timesè uno dei 25 grandi attori del ventunesimo secolo.
Toni Servillo: biografia in breve
All’anagrafe Marco Antonio Servillo, nasce come attore autodidatta di teatro. Esordisce sul grande schermo nel 1992 con Morte di un matematico napoletano di Mario Martone, partecipando a molti film del regista negli anni successivi. Ma il vero sodalizio arriverà qualche anno dopo, a partire dal 2001 con un altro regista, anche lui napoletano: Paolo Sorrentino. Ritroveremo la coppia alle premiazioni di molti festival di cinema internazionali, da Cannes alla notte degli Oscar del 2014, quando La Grande Bellezza vince il premio OscaralMiglior Film Straniero.
Marco Bellocchio, Francesco Amato, Roberto Andò e StefanoSollima sono solo alcuni dei nomi di registi con cui Toni Servillo lavora al cinema, senza menzionare la sua altrettanto vasta carriera teatrale. Ridurre la sua cinematografia è davvero un’impresa difficile: ecco una lista di alcuni dei suoi personaggi e delle sue interpretazioni più formidabili.
Gli esordi con Mario Martone
Autodidatta, Toni Servillo inizia la sua carriera a teatro. Con l’amico regista Mario Martone fonda a Napoli l’associazione teatrale Teatri Uniti. E nonostante la sua passione per la settima arte, ancora oggi ama definirsi innanzitutto un attore teatrale. Nel 1992 all’età di 33 anni debutta finalmente in un film sul grande schermo con Morte di un matematico napoletano, dove interpreta un professore di matematica alla sua ultima settimana di vita. La collaborazione con Martone continua per tutti gli anni Novanta, con la partecipazione di Servillo in altri tre film: Rasoi (1993), La Salita (1997), Teatro di guerra (1998).
I film con Paolo Sorrentino
Sorrentino e Servillo: il cast della Grande Bellezza con il presidente della Repubblica Napolitano
Difficile pensare a Toni Servillo tralasciando la figura di Paolo Sorrentino: attore e regista hanno lavorato insieme in ben sei film. Tra i due è nato un vero e proprio sodalizio, a partire dal film l’Uomo in più del 2001 dove Servillo affronta per la prima volta un ruolo da protagonista, quello del cantante neomelodico Antonio Pisapia, detto Tony, omonimo di un calciatore: un film che racconta luci e ombre della società italiana degli anni Ottanta. Tre anni dopo torna con Le conseguenze dell’amore (2004) dove è Titta di Girolamo, uomo dal carattere algido e misterioso, facoltoso commercialista e trafficante malavitoso allo stesso tempo. Nel 2008 è la volta de Il divo, la storia del politico italiano Giulio Andreotti.
Dopo una piccola pausa, la coppia Servillo-Sorrentino ritorna con il trionfo del film premio Oscar La grande bellezza (2013) per poi tornare al cinema con Loro (2018) film in due parti dedicato alle vicende politiche e private di un altro controverso uomo politico del nostro tempo, Silvio Berlusconi. Arriviamo infine al 2021 con È stata la mano di Dio, dove Servillo interpreta il padre del protagonista. Il regista di Parthenope ha annunciato che sarà nel cast del prossimo film, La Grazia, le cui riprese sono previste per la primavera 2025. È possibile ancora vederli sul podio del Dolby Theatre con Sorrentino a festeggiare.
Cannes 2008 (Il divo e Gomorra)
Nel 2008 l’Italia arriva sul podio con un’ex aequo nazionale. Il divo di Paolo Sorrentino e Gomorra di Matteo Garrone trionfano e condividono la Gran premio della giuria alFestival di Cannes. Servillo è straordinariamente presente, vista la sua partecipazione in entrambi i film con due personaggi molto diversi. In Gomorra (dal bestseller di RobertoSaviano) interpreta un imprenditore che si occupa illegalmente di rifiuti tossici. Nel Divo invece presta il volto al personaggio principale, l’onorevole Giulio Andreotti, controverso personaggio politico della Democrazia Cristiana. E il politico della Prima Repubblica ad aver presieduto il maggior numero di legislature è qui l’emblema del fascino e della corruzione del potere, con cui Sorrentino vuole mostrare la crisi della società italiana.
A fianco alla grande Storia, il film e l’interpretazione di Toni Servillo sono impressi nella storia del cinema italiano. Oltre ad una sconvolgente trasformazione fisica (nel vero senso della parola), la staticità e la lentezza di parole e gesti rendono il personaggio quasi maledetto. Il Divo è disponibile su Netflix.
Ispettore Genko ne L’uomo nel labirinto di Donato Carrisi (2019)
Quante ne ho avute di giornate così! Da mettere nel passato senza domandarti se ti sono servite a qualcosa. Invece adesso io non desidero altro! Per questo se potessi rivivere un giorno della mia vita, non sceglierei il più bello ma il più normale.
Per la seconda volta dopo La ragazza nella nebbia (2017) Toni Servillo è il protagonista del secondo film di Donato Carrisi basato sul suo romanzo omonimo. Nell’Uomo nel labirinto Servillo recita in maniera speculare a Dustin Hoffman, sebbene i due non si incontrino mai. Un cast misto per un film di livello internazionale: la storia è un thriller dalle tinte noir che fino alle ultime sequenze trattiene lo spettatore col fiato sospeso. L’ispettore privato Genko decide di consacrare gli ultimi giorni della sua vita alla conclusione del caso di una ragazza rapita per quindici anni.
Il personaggio di Servillo qui è un uomo malato, trasandato e stanco che vuole restare lucido e portare a termine i suoi obiettivi prima della fine. Servillo dà ancora una volta una prova di grande abilità trasformista e non si tira indietro davanti all’interpretazione di personaggi di un’interiorità complessa: l’attore mostra i loro demoni interiori, li rende reali e li racconta al suo pubblico che non viene deluso. Emblematico per il personaggio è uno dei suoi ultimi monologhi dove parla dell’importanza di ogni giornata della vita.
Jep Gambardella (La grande bellezza di Paolo Sorrentino, 2013)
Volevo diventare il re dei mondani. Io non volevo solo partecipare alle feste. Volevo avere il potere di farle fallire.
Dopo aver interpretato Andreotti torna a collaborare con il regista ne La Grande Bellezza, dove interpreta uno scrittore-intellettuale stufo della media borghesia che la circonda, e della sua vita fatta di feste. Jep Gambardella è sicuramente il ruolo che ha reso famoso l’attore a livello internazionale: l’annoiato uomo di mondo che desidera il potere di far fallire le feste, cinico e disilluso. In molteplici monologhi Jep si interroga su dilemmi esistenziali come la noia e le maschere delle persone che lo circondano, la natura dei sentimenti fino ad interrogarsi sulla natura di sé stesso.
Fa da sfondo una Roma felliniana, dove si alternano salotti borghesi e luoghi che nascondono tesori nascosti, abitati dai personaggi più variegati: tra questi Jep si muove sinuosamente insieme ai suoi giudizi e al suo sguardo scettico e disincantato. Un personaggio che risulta antipatico ma allo stesso tempo suscita il fascino degli spettatori che stanno lì ad ascoltare curiosi delle sue prossime sentenze sul mondo.
Eduardo Scarpetta: Qui rido io di Mario Martone
Il primo vero sodalizio per Toni Servillo resta sempre quello con il teatro. Chi meglio di lui poteva interpretare Eduardo Scarpetta in Qui rido io di Roberto Andò nel 2021. Il film è stato presentato alla 78esima edizione del festival di Venezia. Un film esteticamente molto appagante; un racconto che riporta in auge la figura dell’attore comico, padre di Eduardo e Peppino de Filippo. In questa interpretazione Servillo è incredibile nel mostrare con veridicità i molteplici aspetti di un uomo in crisi: attore gigantesco con il suo pubblico, padre violento e sprezzante nel privato. Le fragilità di Scarpetta vengono a galla soprattutto nel momento centrale della storia, con il processo con Gabriele D’Annunzio.
Questi sono solo alcuni dei personaggi magistralmente interpretati dall’attore partenopeo: la filmografia di Servillo è ampia, vasta e sempre attiva, consolidando collaborazioni già affermate con vecchi registi e costruendone altre con i nuovi in maniera solida.
Attualmente al cinema
In autunno Toni Servillo è stato al cinema con Iddu, film di Fabio Grassadonia e AntonioPiazza che racconta la curiosa della curiosa corrispondenza tra un ex politico che collabora con i servizi segreti e il boss Matteo Messina Denaro (Elio Germano). Possiamo trovare Servillo al cinema con L’abbaglio di Roberto Andò, dal 15 gennaio.
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