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‘It will be 6500 rubles’ al Dieciminuti Film Festival. La recensione

Una storia davvero godibile

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Il cortometraggio It will be 6500 rubles, scritto e diretto dal russo Andrey Vasilyev, è in concorso al Dieciminuti Film Festival di Frosinone e sarà proiettato martedì 2 luglio 2024.

É interpretato da Manana Totibadze, Dmitry Simonov e Andrey Piskarev.

It will be 6500 rubles, la storia

Ksenia e Denis, una giovane coppia in crisi, salgono a bordo di una ruota panoramica in compagnia del loro psicoterapeuta. Dentro la cabina sospesa nel vuoto, l’insolita seduta avrà un esito inaspettato.

“Cos’è il silenzio per noi?”

È questa la domanda che il giovane psicologo rivolge ai suoi pazienti suggellando definitivamente il tema della storia.

Secondo l’indagine dell’autore, la risposta a questa domanda porterebbe agevolmente alla soluzione del problema di comunicazione tra Ksenia e Denis che, dopo lunghi silenzi e incapaci di guardarsi in faccia, iniziano a rinfacciarsi l’inadempimento di ruoli comandati: quello di lui di non portare abbastanza soldi a casa e di lei di non cucinare abbastanza.

Gente comune che l’autore descrive in un non-luogo che isola i protagonisti, neutralizzando gli stereotipi di genere: la cabina della ruota panoramica come camera iperbarica per la cura di un rapporto andato troppo presto in cancrena.

L’azione che porta all’inaspettata e rapida guarigione della coppia è però un gesto del terapista improprio, inopportuno ed estremo che tuttavia centra l’obiettivo. Il fine giustifica i mezzi.

L’espediente che il regista Vasilyev mette in mano al suo personaggio risolutore è, per quanto non contemplabile nella pratica reale, l’uovo di colombo che aggiunge dimensione e rilievo a una drammaturgia altrimenti piatta, facendo di It will be 6500 rubles una storia davvero godibile.

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