Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro

‘Spark from a falling star’ di Ross Meckfessel al Nuovo Cinema di Pesaro

Un film che illumina di senso diversi temi in soli venti minuti

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Spark from a falling star del regista Ross Meckfessel approda alla 60ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro e lo fa rimanendo fedele al suo titolo. Un film di tracce, ombre, segnali, inquadrature. Ancora, luce, lampi, e qualche volta si intravvedono figure.

Si tratta di un cortometraggio di venti minuti, che esplora a fondo temi diversi, con un continuo rimando alla luce e alle scintille, metaforicamente di significato, che la luce stessa emana. La domanda che sorge spontanea è una sola: che cosa racconta il film?

Un cortometraggio senza trama ma denso di rimandi alla realtà

Spark from a falling star non ha una trama definita, eppure presenta una sua struttura solida e funzionante. Se ci si vuole approcciare al corto tentando di scovare un intreccio preciso, la sua comprensione risulterà sicuramente difficile.

Se invece ci si avvicina al film lasciandosi guidare da esso, nella forma di suoni, colori e impressioni, allora si può intraprendere un viaggio all’insegna dell’ignoto e dell’entusiasmo, aiutati da uno strumento interno prezioso: l’immaginazione.

Spark from a falling star: tra sensazioni e prospettiva

Spark from a falling star presentato alla 60ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro è un film che vuole essere esperienza sensoriale. Si sentono rumori, si vedono immagini non definite, costanti lampi di luce e rimandi all’universo delle stelle, lontano – sebbene raggiungibile – da quello ontologico.

Attraverso lo strumento dell’immaginazione si può creare un ponte di comunicazione tra queste due realtà, solo apparentemente separate. Si possono fornire significati diversi alla realtà filmica a cui si assiste, relativamente alla sensibilità, interiore e sensoriale, dello spettatore che sceglie di vederlo.

Il film sembra essere un punto di osservazione sulle persone, sui motivi del loro agire e sulle modalità di queste. Ancora, un punto di osservazione privilegiato sul mondo. Che sia un plastico in 3D, uno spazio capovolto o un’estrema cura per i dettagli: volti, indumenti, mani.

Spark from a falling star è infine un film sulla resa di una prospettiva, che non può essere univoca. Si tratta di una visione di insieme, che concilia quelle dei singoli, in una metaforica visione circolare della vita. Il film inizia e finisce con la stessa immagine: un uomo che si risveglia, da quello che potrebbe essere stato solo un sogno. Forse, chissà, il film stesso. Con un rimando a una tradizione dell’onirico ben nota sicuramente al cinema italiano, ma non solo.

Un film che fa luce e irradia domande, anche semplicemente attraverso l’inquadratura di una finestra di un’abitazione. Che cos’è la realtà, cosa riusciamo a comprendere di essa, e con quali modalità?

Immagine dal sito SPARK FROM A FALLING STAR – Mostra Internazionale del Nuovo Cinema – Pesaro Film Festival.

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