Onimusha, distribuito da Netflix in collaborazione con Capcom, si distingue per il suo eccezionale cast, composto da figure di spicco nel panorama cinematografico giapponese. Shinya Sugai è il regista, Hideyuki Kurata l’autore della sceneggiatura, mentre la direzione artistica è affidata con maestria a Takashi Miike.
Su quest’ultimo, è importante un’ esplorazione delle sue opere che rivela una produzione altamente eclettica e controcorrente. In esse, violenza e passione si fondono in un tutt’uno, dimostrando un’eccellente padronanza di entrambi gli elementi. Alcuni esempi significativi includono: Crows Zero (2007), caratterizzato da personaggi che sfidano le convenzioni sociali, cercando di emergere attraverso l’uso della forza; Full Metal Yakuza (1997), che fonde un tratto distintivo della cultura giapponese, come la Yakuza, con la fantascienza; Visitor Q (2001), in cui viene messa in scena una famiglia che, da patriarcale, si rivela infine matriarcale; Audition (1999), dove una donna tortura vari uomini, svelando di essere una killer sadica.
Questa digressione spiega i buoni propositi di Onimusha, che riporta in streaming un videogioco di discreto successo incentrato sui samurai nell’epoca feudale giapponese. Un intrigante punto di partenza che avrebbe potuto dar vita a un prodotto capace di unire elementi folcloristici e fantasy. Personaggi unici avrebbero arricchito la storia, distinguendosi dalla consueta matrice culturale e rendendola unica e affascinante.
Un Leggendario Samurai e un Oscuro Potere
Onimusha ci catapulta nell’epica storia di Miyamoto Musashi, il leggendario samurai riconosciuto come il miglior spadaccino nella storia giapponese. Nel cuore del Periodo Edo, un’era di passaggio verso la pace, l’anziano Musashi parte in una missione segreta equipaggiato col potentissimo Guanto degli Oni. Questo strumento, ottenuto prima del suo grande viaggio, diventa vitale per affrontare i demoni Genma, guidati dal traditore Iemon, autore di una rivolta nel suo feudo.
In quest’ avventura, Musashi lotta non solo contro forze oscure esterne, ma anche contro gli Oni che risiedono dentro di lui, cercando di preservare la sua umanità. Un epico viaggio che intreccia il mito del samurai con il potere oscuro, trascinando il Giappone tradizionale in un complicato crocevia che interseca fantasy e trascendentale.