Redemption Day, film d’azione del 2021 diretto da Hicham Hajji è da poco disponibile su Netflix.
Nel cast Gary Dourdan (CSI) e Serinda Swan.
Redemption Day, la trama
Il capitano Brad Paxton riceve una medaglia d’onore per il coraggio mostrato nella lotta all’Isis. Tuttavia, soffre degli effetti derivanti dall’essere stato per troppo tempo in una zona di guerra. Accudito amorevolmente dalla moglie Kate, Brad cerca di riadattarsi alla vita di tutti i giorni.
Un giorno Kate, rinomata archeologa, riceve un’opportunità di lavoro unica in Marocco e Brad la esorta ad accettarla. Al suo arrivo, la donna viene rapita da un gruppo terroristico che chiede 10 milioni di dollari per liberarla. Brad si precipita sul posto, dove ben presto sarà costretto a ricorrere a tutte le sue conoscenze e abilità militari per salvare colei che ama.
La recensione
Redemption Day risulta nel suo insieme un film discreto, senza infamia e senza lode.
Il nostro protagonista sta tentando di convivere col suo stress post traumatico, che però viene descritto solamente in due scene iniziali, per poi abbandonarlo quando avviene il rapimento della moglie. Ecco che il nostro eroe è pronto a rientrare in azione come se niente fosse successo. Un minimo di approfondimento su questa condizione sicuramente avrebbe potuto giovare alla trama, per rendere il film minimamente più interessante.
Il film decide di puntare sulla spettacolarità delle scene d’azione, che però si concentrano tutte nell’ultima mezz’ora, condendo la restante parte con dialoghi a poco utili e scene non indimenticabili.
Redemption Day non rappresenta nulla di incredibile o di nuovo. È un film d’azione sotto la media, con poca azione e una fotografia che spesso è talmente scura da rendere la visione difficoltosa e noiosa.
Due cose in particolare sono tuttavia apprezzabili. La prima è la moglie di Brad, una donna rapita che non viene ridotta alla “principessa in attesa di essere salvata”, ma che invece tenta in primis di salvarsi da sola.
Apprezzabili anche le bellissime panoramiche sui paesaggi marocchini che danno un minimo di respiro ad un film che non brilla per eccezionalità.
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