FEFF 25 ecco la nuova immagine del Far East Film Festival . Da un lato le radici, la storia. Una storia che ha preso vita quando lo scorso millennio si stava chiudendo. Dall’altro lato le ali, il futuro. Un futuro che vola veloce verso di noi, un futuro che non si limita a camminare piano come faceva una volta. È possibile cristallizzare le sfumature invisibili del tempo dentro un’immagine? È possibile sintetizzare il lungo (lunghissimo) viaggio del Far East Film Festival senza usare una sola parola?
Il graphic designer Roberto Rosolin, per riuscirci, si è messo veramente a volare insieme al futuro. Ed ecco, appunto, l’immagine che rappresenterà la venticinquesima edizione del FEFF. Non un disegno, non una foto, ma un’opera d’arte creata dall’Intelligenza Artificiale.
Il ritratto evanescente e misterioso di due volti femminili immersi nell’azzurro del cielo, o forse lo stesso volto raddoppiato da uno specchio, dove le radici e le ali smettono di essere metafora e si preparano a diventare racconto.
Atteso a Udine dal 21 al 29 aprile, tra la sede storica del Teatro Nuovo e gli spazi del Visionario, il FEFF 25 (#FEFF25 per chi parla la lingua dei social) si muoverà ancora una volta nell’anima dell’Estremo Oriente. film, super ospiti, mostre, talk, senza ovviamente dimenticare la fitta rete di eventi che coloreranno d’Asia il centro della città.
Nato a Udine il 10 aprile 1999 e poi cresciuto fino a diventare – citando Variety – “uno dei 50 appuntamenti mondiali da non perdere”, il Far East Film Festival è il maggior avamposto europeo del cinema popolare asiatico e non ha mai smesso di essere la casa di autentiche leggende (come Jackie Chan e Joe Hisaishi), registi cult (come Takeshi Kitano, Johhnie To e Takashi Miike), dive e dive, key player. Non ha smesso neppure nel terribile 2020, traslocando provvisoriamente online. Inclusivo e pop, il FEFF non si consuma durante i suoi 9 giorni ma si propaga per tutto l’anno, attraverso la distribuzione cinematografica e televisiva, l’home video e anche lo streaming, con la piattaforma digitale Fareastream.

FEFF 25 ANTICIPAZIONI
The Sales Girl, l’irresistibile commedia mongola che porta la firma del regista Sengedorj Janchivdorj e su cui il Far East Film Festival 25 – primissima anticipazione della line-up! – ha deciso di scommettere.
Tutto inizia con una gamba rotta: Saruul accetta infatti di sostituire l’amica infortunata, Namuuna, nel suo lavoro part-time pomeridiano. Un lavoro ben pagato, anche se non esattamente tradizionale, dov’è richiesta la massima discrezione. E chi può garantire più discrezione di una studentessa così timida e così solitaria? Ecco, dunque, la nostra cara Saruul impegnata a gestire un’attività che la vede al di sopra di qualunque sospetto: quella di un sexy shop, tra clienti di ogni genere e ogni genere di giocattolo!
The Sales Girl, tanto spassoso quanto eccentrico, non imbocca mai la via della risata facile o grossolana. Anzi. Fingendo di voler raccontare i vizi e i vizietti privati di Ulan Bator, racconta invece la progressiva emancipazione di Saruul da una famiglia ambiziosa (lei si sogna pittrice, papà e mamma la sognano ingegnere nucleare) e dalle proprie insicurezze. A farla sbocciare, però, non saranno le bizzarre esperienze del sexy shop: sarà il rapporto con la titolare, Katja, una donna di mezz’età misteriosa e sofisticata…
Dodici anni dopo la black comedy Operation Tatar di Baatar Bat-Ulzii, primo titolo mongolo nella storia del Far East Film Festival, la Mongolia fa ritorno a Udine e lo fa davvero in grande stile. Adesso, per applaudire l’anteprima italiana di The Sales Girl, bisogna solo avere qualche mese di pazienza: i riflettori internazionali si accenderanno sul FEFF 25 dal 21 al 29 aprile.
Nove giorni di film, super ospiti, mostre e talk tra la sede storica del Teatro Nuovo e gli spazi del Visionario (senza ovviamente dimenticare la fitta rete di eventi che coloreranno d’Asia il centro della città).
Elenco (fareastfilm.com)