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‘Il Legionario’ cosa sapere sull’opera prima di Hleb Papou ora su Netflix

Il racconto dell’Italia multiculturale di oggi e la generazione dei nuovi italiani al centro del film di Hleb Papou

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Dopo il Festival di Locarno e quello di Roma nel 2021, Il legionario di Hleb Papou è pronto a sbarcare sulla piattaforma Netflix. L’opera prima del regista premiato a Locarno come miglior regista emergente è basata su un suo cortometraggio. Il film con uno sguardo rivolto all’A.C.A.B. di Sollima segue le vicissitudini di Daniel, l’unico poliziotto di origine africana del Reparto Mobile di Roma che si trova a dover sgomberare un palazzo occupato in cui vivono 150 famiglie, di queste una è la sua.

‘Il legionario’ – Il poliziesco sociale di Hleb Papou

La trama e il cast de Il legionario su Netflix

Puoi fare finta di niente, ma in questo momento a Roma si sta consumando una battaglia. Migliaia di persone disperate sono costrette a occupare palazzi inabitati per rivendicare il diritto ad avere un tetto sopra la testa. Le forze dell’ordine hanno il dovere di tutelare la legge e di impedire che questo avvenga. Daniel (Germano Gentile), nato a Roma da genitori africani, è cresciuto in un palazzo occupato. Molti anni fa ha deciso di andarsene per farsi una nuova vita ma adesso è costretto a ritornare. Questa volta, però, in divisa da poliziotto del Primo Reparto Mobile della Polizia di Stato. La sua missione è sgomberare il palazzo in cui ancora vivono sua madre e suo fratello, che intanto è diventato il leader degli occupanti. Daniel, celerino tra gli occupanti e occupante tra i celerini, deve scegliere: restare fedele al suo corpo di polizia o salvare la propria famiglia dallo sgombero.

Il cast include anche Maurizio Bousso, Marco Falaguasta, Félicité Mbezelé, Ilir Jacellari, Giancarlo Porcacchia, Simona Senzacqua, Hedy Krissane, Ina Gjika e Antonio Veneziano.

Il trailer de Il legionario su Netflix

Note di regia

 

L’idea de Il legionario nasce da un’esigenza molto forte: raccontare l’Italia multiculturale di oggi e la generazione dei nuovi italiani, figli di immigrati ma nati e cresciuti in questo Paese.

Queste le parole del regista che ha poi proseguito:

«Il mio obiettivo insieme a quello del film è di esplorare questa tematica attraverso una duplice chiave di lettura: con due protagonisti, due fratelli totalmente diversi, entrambi italiani di seconda generazione di origine africana. Da un lato Daniel, un poliziotto del I Reparto mobile di Roma, dall’altro suo fratello, un occupante che lotta per il diritto di avere un tetto sopra la testa. Il legionario è un film di genere drammatico e d’azione, che vuole raccontare le ferite aperte della nuova Italia, attraverso una chiave d’intrattenimento e riflessione. Molto spesso si parla dell’immigrazione con toni tristi e cupi, a volte addirittura violenti, ma in pochissimi casi se ne parla con l’urgenza di capirne veramente la reale complessità. Il mio film si pone l’obiettivo di farlo».

I protagonisti de Il legionario su Netflix

Germano Gentile è Daniel

Germano Gentile, nato in Brasile e cresciuto in Italia. Tra il 2006 e il 2010 frequenta diversi corsi di formazione tra cui un seminario presso la Silvio D’Amico e il corso triennale di Recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel corso di questi anni ha modo di partecipare a lavori teatrali, numerosi cortometraggi e diversi lungometraggi. Tra i principali lavori: Il respiro dell’arco, cortometraggio Nastro d’Argento 2012, e Et in terra pax con Germano co-protagonista, film che ottiene una menzione speciale ai Nastri d’Argento 2011.

Federico Lima è Jamal

Federico Lima nasce a Roma nel 1986 da genitori immigrati provenienti dalle Isole di Capoverde. Intraprende gli studi a Roma, frequenta prima la Facoltà di Scienze Tecniche Psicologiche dell’Università “La Sapienza” di Roma e, successivamente l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” presso la quale si laurea nell’Anno Accademico 2011-2012. Finita l’Accademia comincia a lavorare tra Teatro e Televisione, tra i maggiori lavori: Rex 7 per la regia dei Manetti Bross e Tutto può succedere regia di Lucio Pellegrino.

Il regista

Nato in Bielorussia e cresciuto in Italia, Hleb Papou, classe ’91, è un giovane studente della classe di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Presso la scuola ha realizzato numerosi lavori legati al suo corso dirigendo diversi cortometraggi. Contemporaneamente frequenta l’Università degli Studi di Roma Tre per conseguire la Laurea Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale.

Hleb Papou e l’ottimo esordio del suo ‘Il legionario’. Intervista al giovane regista

 

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