Alla Biennale di Venezia, nella sezione College Cinema è stato presentato il film Palimpsest scritto e diretto da Hanna Västinsalo.
Nel cast ci sono Riitta Havukainen, Emma Kilpimaa, Krista Kosonen, Kaisu Mäkelä, Leo Sjöman e Antti Virmavirta.
La produzione è di Cyril Jacob Abraham per Thinkseed Films.
Di cosa parla Palimpsest
Tellu e Juhani sono due ottantenni che condividono un appartamento e aspettano la morte che ritengono imminente. Vengono invece selezionati per un programma di ricerca scientifica che studia la possibilità di ringiovanire i corpi. Così i due si trovano a vivere una nuova giovinezza e un rinnovato amore per la vita che li porta a cercare di raggiungere i sogni infrantisi da piccoli, a lasciarsi travolgere dalla nuova passione giovanile adolescenziale
La figlia di Juani, però, non ha accettato il ringiovanimento del padre e così si crea uno scontro generazionale sui generis che coinvolge padre e figlia mettendoli uno di fronte all’altra praticamente alla stessa età.
“Mi affascina pensare cosa potrebbe succederci se fossimo in grado manipolare la nostra età biologica. Diamo per scontato che il destino ci porti in una certa direzione, attraverso le fasi della vita. E se queste fasi ci fossero sottratte in cambio del potere di farne ciò che vogliamo? Cosa succederebbe?”
Hanna Västinsalo, regista di Palimpsest
La regista
Hanna Västinsalo è una regista che ha studiato all’American Film Institute Conservatory di Los Angeles, ma ha conseguito anche un dottorato di ricerca in genetica molecolare all’Università di Helsinki. Questo potrebbe spiegare la sua passione per la manipolazione biologica, tema centrale del suo film Palimpsest.
Ha realizzato tutti cortometraggi e un documentario. Palimpsest è il suo primo lungometraggio.
L’esordio è del 2007 con il corto A Fistful of Grants, la storia di un gruppo di ricercatori che cerca delle importanti sovvenzioni per la loro attività scientifica dalle quali possono dipendere la possibilità di portare avanti la scienza.
Il documentario, del 2018, il lavoro immediatamente precedente al film presentato a Venezia, è Juhani’s Minimani. Il documentario segue la storie e le vicende di un imprenditore della grande distribuzione.