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‘Noi due’ al cinema il road movie di Nir Bergman

In una selezione di sale il film di Nir Bergman

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Dopo Drive My Car arriva in sala un nuovo, intenso road movie per la Tucker Film: dal 5 maggio è sul grande schermo Noi due (Here We Are), firmato dall’israeliano Nir Bergman e coprodotto dall’italiana Rosamont. A viaggiare attraverso Israele – in bici, in pullman, in treno – sono un padre e il figlio ventenne. Un giovane uomo, speciale e complicato, che deve fare i conti con un disturbo dello spettro autistico. E con la prima (grande) scelta della propria vita…

La sinossi di Noi due di Nir Bergman

Tel Aviv. Oggi. Aharon, ex disegnatore di talento ed ex marito di Tamara, ha rinunciato alla carriera e ai legami per dedicarsi totalmente al figlio Uri. È una dimensione parallela ed esclusiva, quella dentro cui camminano assieme, fatta di complicità e di abitudini incrollabili, di giornate rassicuranti e sempre uguali. Uri, per Ahron, è ancora un bambino, un bambino che ama la pasta a forma di stella, i pesci del suo acquario e “Gloria” di Umberto Tozzi, ma Tamara sa che il tempo ha bussato alla porta: Uri, piccolo adulto, ha bisogno di aprirsi lentamente al mondo. Agli altri. Alla condivisione di nuovi riti e di nuovi spazi. Una prospettiva, la “nuova casa”, che spezza il cuore del padre e terrorizza il figlio. Accettare il trasferimento in un centro specializzato o tentare di fuggire, maldestramente, negli Stati Uniti?

I temi del film

Selezionato a Cannes e premiatissimo in patria, Noi due di Nir Bergman affronta il tema dell’autismo con la tenerezza leggera di una commedia on the road e l’intensità poetica di un dramma familiare, mettendo in campo un cast luminoso (a cominciare dai due straordinari protagonisti: Shai Avivi e Noam Imber) e alternando, senza strappi, commozione e sorrisi.

Una riflessione a tutto campo sull’amore, sulla libertà e sulle fragilità che abitano dentro ognuno di noi.

Il poster

Note del regista

«I paraocchi sono necessari ai cavalli per impedire che guardino di lato e si spaventino, perdendo l’orientamento. È così che ho percepito Aharon: mezzo cieco lungo il cammino, costantemente portato a minimizzare i propri bisogni per soddisfare quelli del figlio autistico. Per assisterlo e proteggerlo. Deve essere impossibile vedere un’altra strada, un percorso diverso, al di là di questi paraocchi. E i paraocchi, non dimentichiamolo, fanno anche in modo che Aharon non si guardi dentro e non faccia i conti con i fallimenti della propria vita… Ero curioso di scoprire se la realtà, quella che padre e figlio devono affrontare durante il viaggio, potesse rivelare ad Aharon una nuova verità. Mi sono chiesto: si renderà conto che lui stesso si sta nascondendo dietro al figlio, perché non è solo il figlio che sta cercando di proteggere? Se metto i paraocchi, come Aharon, anch’io vedo solo Uri davanti a me: non lo facciamo forse tutti, quando diventiamo genitori? Mentre i nostri figli crescono e diventano indipendenti, però, i bambini autistici continuano ad essere vulnerabili ed esposti. È così difficile ammettere che anche loro crescono e diventano grandi…».

Le sale in cui vedere Noi due di Nir Bergman

Ascoli Piceno – Nuovo CineTeatro Piceno

Bergamo – Auditorium

Bologna – Cinema Teatro Galliera

Catania – Multisala King

Firenze – Cinema Stensen

Genova – Cinema Sivori, Sala Filmclub

Gorizia – Kinemax

Mantova – Il cinema del carbone

Mestre – Cinema Dante

Milano – Anteo Palazzo del Cinema

Modena – Cinema Astra

Napoli – Multicinema Modernissimo

Padova – Multiastra

Perugia – PostModernissimo

Pesaro – Cinema Solaris

Guarda il trailer del film

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