Fino a che punto è lecito spingersi per salvare il proprio figlio?
Fares e Meriem sono una coppia felice, hanno un figlio di dieci anni di nome Aziz e una primavera araba che porta con sé la speranza di un futuro migliore per la Tunisia. Le loro giornate trascorrono felici e spensierate, ma la tragedia è dietro l’angolo. Al ritorno da un fine settimana a Tataouine la loro auto cade in un’imboscata, sconvolgendo le loro vite per sempre e facendo emergere un segreto inconfessabile.
Un Figlio, la clip
Barsaoui si è formato in Italia al DAMS di Bologna, Un Figlio è una vicenda profondamente connotata dalle contraddizioni della Tunisia attuale, mette in luce tematiche e pone interrogativi di significato universale.
L’intreccio fra una cultura patriarcale e l’irrompere della modernità, il conflitto tra ciò che sarebbe tecnicamente e idealmente possibile per salvare una giovane vita e ciò che risulta di fatto oggettivamente impossibile scuotono le nostre coscienze in un crescendo di interrogativi sul senso della genitorialità, sull’inattesa frattura tra la realtà della biologia e quella della biografia.
Un film che tocca le corde più profonde dell’animo umano
E il dramma di una famiglia obbligata a decidere si inscrive in uno scenario dove alla speranza si sostituisce progressivamente la violenza e l’orrore di una indicibile mercificazione. Finché l’incontro di uno sguardo tra una madre e un padre ci apre a un tempo futuro dove guarire significa anche rifondare le relazioni umane su valori ben più forti di quelli meramente genetici.
Il film è distribuito da Valmyn e I Wonder Pictures, in collaborazione con Fondazione Culturale Niels Stensen.