Roma, 14 novembre, Sede della Regione Umbria, Via Barberini 11, ore 11.00
Il Cinema come contenitore di emozioni, di valori spirituali e civili, agente di cambiamento e di trasformazione. “Popoli e Religioni”, vetrina di nuovi segnali di cambiamento e di modelli da cui ripartire.
Roma, 11 novembre 2011 – Donne d’Oriente e Donne d’Occidente è il titolo della VII edizione del Popoli e Religioni – Umbria International Film Fest, in programma a Terni dal 19 al 27 novembre 2011, unico festival cinematografico in Italia esclusivamente dedicato al dialogo interreligioso e inter-etnico.
Testimonial d’eccezione del tema portante che quest’anno permeerà tutte le iniziative della kermesse, tra incontri, film in concorso, lezioni di cinema ed eventi speciali, la blogger e attivista tunisina Lina Ben Mhenni, candidata al Nobel della Pace per aver dato impulso alla recente Primavera Araba.
Attesi al festival, tra le altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo: Pupi Avati (ospite d’onore), Krzistof Zanussi (presidente onorario), Francesco Patierno, Liliana Cavani (presidente della giuria internazionale dei film in concorso), Guido Chiesa, Francesco Patierno, Daniela Poggi, Alice Rohrwacher, Lech Majewski, Valentina Lodovini, Maria Grazia Cucinotta (madrina della manifestazione), Claudia Koll, Francesco Salvi, Giobbe Covatta, Valeria Solarino, Isabella Ragonese; il critico Morando Morandini, le autrici Mariolina Venezia, Francesca Melandri, Rosella Postorino; il maestro Luis Enriquez Bacalov; il celebre esorcista Padre Amorth.
La manifestazione ideata dal Vescovo di Terni, Mons. Vincenzo Paglia, rilancia il suo messaggio di civiltà e di dialogo attraverso il cinema con un nuovo assetto e una ricca proposta coerente alle passate edizioni. “Nella declinazione del titolo del festival c’è tutto il significato e la mission dell’iniziativa: la vocazione di un evento – spiega il nuovo direttore artistico Pierluigi Frassineti, giornalista, scrittore e autore di fiction- che fonda la sua ragion d’essere sulla specificità del cinema come contenitore di storie e di emozioni, in un territorio in cui lo scambio culturale che non è utopia ma realtà documentata dalla partecipazione di un pubblico entusiasta appartenente ad ogni etnia, anzi, ancora meglio, ad ogni popolo”.
Il concorso internazionale è articolato attraverso la presentazione di film e documentari, alcuni dei quali inediti per l’Italia, con un ventaglio di proiezioni legate ai temi di riferimento del festival, e ulteriormente discussi in confronti col pubblico. Tra gli eventi speciali, il premio alla carriera attribuito quest’anno a Liliana Cavani; l’anteprima europea del film Young Europe di Matteo Vicino, girato con la partecipazione di 14 paesi europei; e Oltre il Confine, giornata in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche in Italia che prevede la proiezione di pellicole scelte insieme agli uffici culturali delle ambasciate.
Le novità più importanti, oltre alla nutrita rassegna di cinema, è l’emergere di format che mirano a presentare gli autori nelle forme più originali e variegate: Mezzogiorno d’Autore, striscia quotidiana di incontri eccellenti con letterati e artisti; “Coktail delle Arti”, salotto in cui si promuove – una ad una per i sette giorni del festival – un’Arte, rappresentata da autorevoli ospiti. Per la sezione Popoli e Religioni Scuola, rivolta agli studenti delle scuole medie e medie superiori della regione Umbria e di alcune provincie confinanti, sono previsti, a margine delle proiezioni, occasioni di incontro con personaggi della cinematografia e della cultura italiana sul tema della conoscenza dell’Altro e dell’educazione all’immagine.
In cartellone, inoltre, rassegne, concerti, spettacoli teatrali, una mostra fotografica di Manuela Maffioli, inedita in Europa, che ritrae i momenti più importanti e travolgenti della rivoluzione tunisina; le opere pittoriche di Stefania Panelli sulle “donne velate” e una serie di illustrazioni sui volti del cinema di Francesca Mezzi. La sezione Focus quest’anno è infatti dedicata alla visione delle cineaste, delle artiste e delle autrici del Nord Africa maghrebino attraversato da cambiamenti epocali, “in particolare – sottolinea il direttore artistico – dedicata all’emergere di uno sguardo femminile nel cinema arabo che è già, di per sé, una rivoluzione nella rivoluzione”.
Al Festival, fondato dall’Istess, Istituto di Studi Teologici e Sociali, quest’anno si affianca Umbria Vision Network, associazione di produttori creativi umbro-romani. Popoli e Religioni – Umbria International Film Festival si svolge sotto l’egida dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il patrocinio, tra gli altri, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del MIBAC – Direzione Generale del Cinema, del Ministero degli Affari Esteri, della Regione Umbria, del Comune e della Provincia di Terni, dell’Umbria Film Commission, del Pontificio Istituto di Cultura e della Diocesi di Terni-Narni-Amelia con la collaborazione di Cinecittà-Luce e della UIL-UNSA.