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Frankenstein ’80 finalmente in home video

Mustang Entertainment riscopre in dvd il raro Frankenstein '80 di Mario Mancini.

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Unica regia dell’operatore di ripresa Mario Mancini, Frankenstein ’80 rientra nel folto stuolo di b-movie da anni ricercati dai collezionisti incalliti di home video. Non a caso, grande assente in Italia addirittura in videocassetta, per molto tempo è circolato unicamente provvisto di doppiaggio tedesco e inglese. È Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) a renderlo finalmente disponibile su supporto dvd nel nostro paese, oltretutto in lingua italiana.

Offrendo quindi l’ottima occasione per poter riscoprire questa bizzarra pellicola datata 1972 che, appunto, rivisita a suo modo il mito di Frankenstein.

Perché, considerando quel numero 80 nel titolo, è chiaro che le imprese della creatura in questione non si consumino affatto, stavolta, durante una vicenda in costume. L’ambientazione, pur tirando assurdamente in ballo prostitute dall’accento romanesco, è infatti quella di una moderna città della Germania. Città in cui due diversi fatti sembrerebbero essere legati. Da un lato una serie di efferati omicidi, dall’altro il furto, in una clinica, di un siero contro il rigetto post-trapianto di organi umani.

Fatti su cui indagano sia la polizia che un giornalista dalle fattezze di John Richardson. E di cui è responsabile, ovviamente, il patologo Otto Frankenstein alias Gordon Mitchell, il quale svolge raccapriccianti esperimenti in una camera segreta d’ospedale. Esperimenti che hanno dato vita al consueto essere mostruoso, qui chiamato Mosaico, sempre più difficile da tenere nascosto al mondo. Essere incarnato dallo Xiro Papas rivisto, tra l’altro, ne Il plenilunio delle vergini e La bestia in calore, entrambi di Luigi Batzella. Un volto stracult, dunque, come un po’ tutto Frankenstein ‘80, i cui principali materiali d’attrazione sono rappresentati dallo splatter e dalle nudità femminili. Come in ogni prodotto exploitation che si rispetti, del resto. In quanto abbiamo sì operazioni chirurgiche e sfoggio di organi vari, ma anche una Dalila Di Lazzaro degli esordi (che si firma Dalila Parker) in generose trasparenze. Senza contare una Marisa Traversi (poi amante di Perozzi in Amici miei) nel ruolo di una svestita “lucciola” che viene uccisa nel letto. I fan delle vicende a base di mad doctor e alla maniera dello spagnolo Jess Franco, di conseguenza, trovano pane per i loro denti.

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