Arriva nelle sale il 17 gennaio 2022, Fellini e L’Ombra, un documentario di Catherine McGilvray, prodotto da Verdiana e Célestes Images con Luce Cinecittà, coprodotto con RSI, in associazione con Le 400 Coups. Il film è realizzato con il contributo di Fellini 100, il comitato per il centenario del regista, e di Roma Lazio Film Commission.
La sceneggiatura è scritta dalla stessa regista con Caterina Cardona e Bruno Roberti.
Nel cast Claudia De Oliveira Teixeira e Gianfranco Angelucci, collaboratore di Fellini e oggi detentore della sua memoria.
Dove vedere Fellini e L’Ombra
Il documentario sarà proiettato alla presenza della regista a partire dalla sala cinematografica in cui Fellini ha conosciuto il cinema: il Fulgor di Rimini. Poi proseguirà toccando molte città tra le quali Roma, Milano, Bologna, Firenze, Torino e Perugia. Alle proiezioni parteciperà anche Gentilucci insieme a importanti psicanalisti per ripercorrere l’inconscio del grande Federico Fellini, guida della sua creatività.
Di cosa parla il documentario
Fellini e L’Ombra racconta l’incontro tra il regista e il suo inconscio, attraverso la psicanalisi cui Fellini si è sottoposto a partire dalla conoscenza di un medico ebreo a Roma, precursore dell’analisi junghiana in Italia: Ernst Bernhard.
L’analista ha rappresentato, oltre all’avvento di Jung in Italia, la fonte motrice creativa di artisti quali Giorgio Manganelli, Bobi Bazlen, Natalia Ginzburg, Adriano Olivetti, Luciano Emmer e Vittorio De Seta.
Il rapporto tra Fellini e la psicanalisi
Il tutto viene narrato, in Fellini e L’Ombra, attraverso un documentario non fatto di interviste, ma realizzato con il linguaggio della docufiction. Claudia De Oliveira Teixeira è la regista che nel film si mette sulle tracce di Fellini volendo realizzare un film su di lui e così scopre tutto il mondo interiore del regista. Nascono, dalla frequentazione tra Fellini e Bernhard capolavori come 8 ½, il Libro dei Sogni, disegnato da Fellini, su invito del suo analista, con l’intenzione di raffigurare i suoi sogni. In Fellini e L’Ombra ci sono tutti i luoghi del regista: Roma, Rimini, la casa Torre di Jung a Bollingen. Quello che scoprirà Claudia è l’unica grande certezza del genio del cinema: il sogno è l’unica realtà possibile.
“Fellini incontra la psicologia analitica di C.G. Jung grazie un terapeuta d’eccezione: l’ebreo tedesco Ernst Bernhard, vera anima nascosta della cultura del secondo dopoguerra a Roma.”
Catherine McGilvray, regista di Fellini e L’Ombra
Ernst Bernhard per Fellini rappresenta, dunque, non solo un analista, ma anche una grande fonte di ispirazione. Senza di lui e la loro collaborazione alcuni dei capolavori del grande regista non avrebbero visto la luce. Per esempio è noto che il finale di 8 ½ fosse suggerito dall’analista a Fellini.
Ma Fellini aveva contatti anche con Georges Simenon con il quale intrattenne una lunga corrispondenza. Fu Simenon a parlare di “inconscio creatore” descrivendo le capacità del regista italiano e fu sempre lui a esortarlo a continuare, dopo la morte di Bernhard, a seguire l’insegnamento di Jung.
“Fellini e l’ombra si propone quindi di raccontare l’inconscio creativo di Fellini, di scandagliare il suo immaginario alla luce della psicologia analitica, facendone affiorare simboli ricorrenti, ossessioni, fantasmi.”