Tiger King 2: è disponibile ora la nuova stagione del serial su Netflix. Il seguito è finalmente arrivato. Il Tiger King Joe Exotic ritorna in una seconda folgorante stagione da non perdere.
La saga sui più famosi proprietari di felini degli Stati Uniti, candidata agli Emmy, riprende, carica di sorprese. Mentre la Tiger queen, Carole Baskin, sta per entrare in possesso della proprietà dell’esautorato re dei felini, finito in carcere, vengono messi in luce moventi, segreti e retroscena dei più famosi proprietari di felini degli States. Conosceremo quanto è stato finora taciuto su Jeff Lowe, James Garretson, Tim Stark e Allen Glover. Se la prima stagione vi aveva lasciato a bocca aperta, questa seconda non sarà da meno.
In sintesi
Joe Exotic, nella prima stagione, si era raccontato al pubblico, esponendo il suo Greater Wynnewood Exotic Animal Park in Oklahoma senza alcun filtro. Tutti i suoi eccessi di eccentrico amante dei felini, appassionato di armi e appartenente alla comunità gay, lo hanno portato alla ribalta innalzandolo a mito del web in piena pandemia. Ma come tutte le parabole, dopo l’ascesa è iniziata la inesorabile discesa, legata agli abusi sugli animali, dei quali è stato accusato con tanto di testimonianze ad incastrarlo. La sua acerrima nemica, più volte dileggiata dal re dei felini, l’ereditiera Carole Baskin, si sta impossessando dell’ Animal Park di Joe, mentre lui urla la sua innocenza dalla sua cella di detenzione.
Una storia sfortunata, una serie fortunata
In genere, le seconde stagioni, è risaputo, sono raramente all’altezza delle prime e, per un prodotto di docuserie, il meccanismo narrativo non può che andare ad aggiungere informazioni e ad approfondire la storia precedente. I creatori della serie sono ben consapevoli del fatto che la data di uscita di Tiger King 1, avendo coinciso con l’inizio della fase pandemica, si è giovata del lockdown nell’intero pianeta. Non a caso la seconda stagione si apre ricordandoci per l’appunto questa coincidenza.
Il re delle tigri non si arrende
Joe Exotic è in carcere, e, convinto di essere innocente, grida a gran voce che presto uscirà. La troupe segue alcuni suoi sostenitori che investono parecchie energie nel chiedere al presidente Trump la grazia per Joe. Ma, come sappiamo, il presidente perde le elezioni, peraltro nel mezzo di un marasma sovversivo aizzato del presidente stesso. Questo non impedisce a Joe di continuare a gridare la sua innocenza dall’interno del carcere, nel quale dovrebbe scontare fino a vent’ anni di reclusione.
Intrigo internazionale
La prima stagione è stata tra le motivazioni principali che hanno fatto riaprire le indagini riguardanti la misteriosa scomparsa del marito della Baskin, Don Lewis, il quale, era risaputo, faceva avanti e indietro dal Costa Rica. Più di un gruppo di esperti forensi lavora alla ricerca di una verità che a tutt’oggi non sembra possibile scoprire. Si ricorre anche all’aiuto di un detective sensitivo dalle dubbie fissazioni. Le proprietà di Don Lewis e i suoi interessi erano talmente tanti che a distanza di vent’ anni, solo un testimone chiave potrebbe sbloccare un caso ormai arenato.
La prima stagione non si scorda mai
Se nella prima stagione eravamo stati invasi dalle stranezze che rasentavano la follia di Joe e dei suoi amici, avevamo assistito ad ogni tipo di aggressione verbale e fisica, avevamo visto un suicidio e mutilazioni ai danni di un lavoratore di Joe da parte di un grosso felino, in questa seconda parte l’atmosfera si fa più riflessiva e pacata, perché Joe, vero protagonista della serie, è finito in carcere, e perché adesso la parola è passata ai detective e agli avvocati. Ciò non toglie che, se abbiamo seguito la prima, non potremo fare a meno di approfondire quanto accaduto a Joe e compagnia, con questa seconda stagione. I colpi di scena anche questa volta non mancheranno e alcune rivelazioni ci lasceranno a bocca aperta. Riuscirà Joe ad uscire dal carcere? E Carole Baskin, dopo la riapertura del caso, cosa dovrà affrontare? Tiger King 2 la docuserie vi aspetta su Netflix.