La Cordigliera dei sogni è un documentario del 2019, scritto e diretto da Patricio Guzmán .
Dopo gli acclamati Nostalgia della luce e La memoria dell’acqua si chiude la trilogia dedicata al Cile, terra natia del regista che, con il suo sguardo, ne ha svelato l’anima più profonda e nascosta.
«Il film – dichiaraGuzmán – continua ad occuparsi del conflitto tra uomo, cosmo e natura. Ma queste montagne immense, che sono il cuore del progetto, sono diventate per me metafora dell’immutabile, di ciò che abbiamo lasciato e di ciò che continua a vivere con noi quando pensiamo che sia tutto perduto. Immergermi nella Cordigliera mi consente di nuotare nei miei ricordi. Quando scruto le ripide vette o mi tuffo nelle profonde valli, inizio un viaggio introspettivo che rivela parzialmente i segreti della mia anima cilena.»
La Cordigliera dei sogni : trama
Assolute protagoniste le alte cime della Cordigliera, cariche di una moltitudine di significati simbolici, spesso contraddittori, stratificati come la roccia. Per il regista cileno, che ha lasciato la sua terra dopo il colpo di Stato del ’73 e non è mai tornato a viverci, La Cordigliera dei sogni è un viaggio nel suo passato, un ritorno nostalgico e a tratti onirico nel cuore della sua terra. La poesia visiva del paesaggio si sovrappone alle testimonianze dei cittadini cileni, che rivivono i loro ricordi della dittatura di Pinochet: le voci umane si fondono con quella silente della roccia, in un commovente grido di avvertimento alle nuove generazioni, affinché non si rassegnino e non smettano di sperare nel futuro.
“In Cile, il sole per sorgere deve scavalcare colline, pareti di roccia e cime prima di raggiungere l’ultima pietra della Cordigliera. Nel mio paese, la Cordigliera è ovunque. Per i cileni questo territorio è totalmente sconosciuto. Dopo essere andato a Nord per la Nostalgia della Luce ed a Sud per La Memoria dell’Acqua, sono pronto a documentare questa immensa dorsale ed esplorarne misteri e fantastiche scoperte della storia presente e passata del Cile” – Patricio Guzmán
Patricio Guzmán
Patricio Guzmán è nato nel 1941 a Santiago del Cile. Ha studiato alla Official School of Film Art di Madrid e ha dedicato la sua carriera alla regia di documentari.
Dal 1972 al 1979 ha diretto La Battaglia del Cile, una trilogia di 5 ore sul governo di Salvador Allende e sulla sua caduta. Dopo il golpe di Pinochet, Guzmán è stato arrestato ed ha trascorso due settimane nello stadio nazionale, dove è stato sottoposto diverse volte a finte esecuzioni. Nel 1973 ha lasciato il Cile per trasferirsi a Cuba, successivamente in Spagna e Francia, nonostante sia rimasto molto attaccato alla sua patria ed alla sua storia. La Rosa dei venti esce nel 1983, a cui seguono In nome di Dio, La Croce del Sud e Cile, la memoria ostinata.
Nel 1997 fonda il Santiago International Documentary Film Festival (FIDOCS) e dirige Il caso Pinochet, Salvador Allende.
Nel 2010 esce il primo film della trilogia dedicata al Cile: Nostalgia della Luce.
Il mio paese, che pensavo fosse “senza memoria”, iniziò a guardare nel proprio passato. Stava uscendo dalla sua amnesia, rispolverando i testi della sua storia. Realizzai anche che le nuove generazioni erano molto più interessate circa il destino dei prigionieri, delle vittime dei Vigili del Fuoco o degli esiliati. Questo significa che la repressione, che è durata per decenni, è diventata ora un argomento attuale? Continua a suonarmi nuovo tutto questo interesse, ed ha cambiato il mio modo di rapportarmi con la mia terra natia, che ho esplorato grazie al mio lavoro per più di quarant’anni.
La Cordigliera dei sogni è in sala dal 10 Giugno con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection.