Il premio Oscar Denzel Washington ritorna sul grande schermo con il film action The Equalizer – il vendicatore per la regia di Antoine Fuqua.
Liberamente ispirato all’omonima serie tv poliziesca della CBS degli anni ’80, il film racconta la storia di Robert McCall, ex agente della CIA che, in seguito alla scomparsa prematura della moglie, sceglie di condurre una vita nell’anonimato. Quando però una giovane ragazza russa viene minacciata di morte, McCall non può che difenderla affrontando l’intera criminalità organizzata russa.
Denzel Washington, all’alba dei suoi 60 anni, regala una pellicola piena di azione e sangue, una via di mezzo tra McGiver e Superman: è il buon samaritano, l’eroe che cerca di salvare i deboli in una società violenta e corrotta.
Ad un ritmo incalzante corrisponde una ben articolata sceneggiatura ed un’ottima interpretazione dei protagonisti. Denzel Washington è sempre perfetto nei ruoli del killer psicologicamente combattuto, Chloë Moretz e Marton Csokas risultano convincenti nei loro rispettivi ruoli di fragile giovane sfruttata e di sociopatico assassino.
Nonostante The Equalizersia un film prettamente d’azione sottintende una morale poetica. Infatti fin dalle prime battute si fa riferimento al noto romanzo di HemingwayIl vecchio e il mare in cui i protagonisti, nonostante siano rivali, non possono che ammirare la forza e tenacia dell’avversario.
Nota dolente della pellicola è sicuramente l’essere “politicamente scorretta”: il buon eroe americano sconfigge il tradizionale nemico russo, che casualmente si chiama Puskin, un nome che (oltre al famoso poeta) ricorda molto quello dell’attuale leader russo! Visto il clima anti-sovietico che attualmente gli Stati Uniti stanno foraggiando, la pellicola di Fuqua corre il rischio di assumere toni da manifesto politico più che da semplice prodotto cinematografico.