Sotto diciotto film festival

‘Tienimi presente’: l’intimo e sensibile esordio di Alberto Palmiero

Inseguire la passione per il cinema o mollare tutto?

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Tienimi presente è per tutti quelli che, raggiunta la soglia dei trent’anni, sono terrorizzati dalla domanda “quindi cosa fai nella vita?”. Un lungometraggio d’esordio scritto, diretto e interpretato da Alberto Palmiero. Presentato al Sotto18+ Film Festival nella giornata di giovedì 11 dicembre, il film semi biografico riflette la condizione di molti giovani il cui obiettivo è lavorare nell’industria cinematografica, i loro sogni e le loro disillusioni.

Tienimi presente: inseguire la passione o mollare tutto?

Alberto, interpretato dallo stesso regista, è un ragazzo di 27 anni che dopo aver frequentato una scuola di regia a Roma tenta invano di realizzare il suo primo lungometraggio, Il supplente. Gli si avvicina il produttore Gianluca Arcopinto (che interpreta se stesso), che inizialmente si dimostra interessato al progetto. Dopo sette mesi di lunga e inutile attesa Alberto si rassegna.

Abbattuto dai continui rifiuti e mancate risposte da parte dei produttori, decide di tornare al suo paese in provincia di Caserta, andando ad abitare con i suoi. Per il momento si accontenta di lavoretti occasionali, in attesa di capire cosa vorrà fare del suo futuro. Ma basta poco per far riaccendere i desideri del giovane artista. Circondato dal sostegno e dai rimproveri di genitori e amici, Alberto deve decidere se inseguire il suo sogno a Roma o ricominciare da capo nella provincia in cui è nato.

Una realtà nella finzione

Tienimi presente è un film tenero, sensibile e soprattutto reale. Il racconto dell’esperienza personale del regista-interprete diventa lo specchio della realtà per moltissimi giovani italiani che sognano di lavorare nel cinema. Una strada fatta di rifiuti, disillusioni, difficoltà e fallimenti che spesso invitano a gettare la spugna. Una riflessione sul sentirsi inadatti, sia a casa che altrove, percependo di restare indietro mentre tutti intorno fanno passi avanti con la propria vita. In un mondo artistico così incerto e precario come il cinema molte giovani voci restano schiacciate dal peso delle aspettative. Ma non quella di Alberto.

Trasponendo la propria storia sullo schermo, l’incapacità di fare un film diventa il film stesso. Tutti i personaggi sono interpretati dalle persone reali appartenenti alla vita del regista, dai genitori alla fidanzata e persino il cane Johnny, presente anche lui in sala durante la proiezione del film al Sotto18+. L’esordio di Alberto Palmiero risente dell’influenza dei grandi maestri cineasti come Nanni Moretti e Woody Allen, nel racconto e interpretazione di se stessi con ironia e melodramma, distaccandosi però dalla finzione attraverso uno stile sincero e reale.

Emotivo e divertente, Tienimi presente dà una voce a tutti quelli che non si sentono all’altezza delle proprie passioni, ma che senza le quali non riescono a vivere.

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