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Una nuova serie Netflix dedicata a Las Vegas, sulla scia di Casinò
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1 settimana agoon
La macchina da presa torna su Las Vegas. Netflix ha annunciato l’avvio di una nuova serie drammatica in 8 episodi, sviluppata dai creatori della celebre saga finanziaria Billions, con il regista Martin Scorsese come produttore esecutivo.
Sono ancora poche le informazioni riguardo la serie, ma la notizia del suo sviluppo è già diffusa e il lavoro si prospetta molto interessante.
A firmare la nuova serie targata Netflix sono Brian Koppelman e David Levien, una delle coppie creative più riconoscibili della serialità americana contemporanea. Il duo ha costruito la propria carriera raccontando mondi dominati da ambizione, strategia e rischio, spesso legati al circuito del gioco d’azzardo o alle dinamiche di potere economico.
Una serie a Las Vegas tra i casinò
Il duo creativo: Keppelman e Levien
Il loro primo grande successo arriva con Rounders – Il Gioco della Vita (1998), cult generazionale dedicato al poker underground newyorkese, interpretato da Matt Damon ed Edward Norton. Un film che ha influenzato profondamente l’immaginario moderno sul gioco professionistico e che ha già mostrato il loro talento nel raccontare personaggi attratti dal rischio come scelta esistenziale.
Negli anni successivi, Koppelman e Levien si affermano anche a Hollywood come sceneggiatori di blockbuster come Ocean’s Thirteen (2007), dove ritornano proprio ai casinò di Las Vegas come spazio scenico per una trama fatta di imbrogli, rivalità e vendette ad alto tasso di spettacolo.
Il vero salto di qualità, però, arriva con la televisione grazie a Billions (2016–2023), serie cult ambientata nel mondo dell’alta finanza, che esplora l’etica (o la sua assenza) dello scontro tra hedge fund, potere politico e giustizia. Con Billions, i due autori hanno perfezionato uno stile fatto di dialoghi serrati, personaggi spigolosi e partite psicologiche giocate come veri e propri match da poker, rendendo la serie uno dei titoli più riconoscibili della serialità premium americana.
Di cosa parlerà la serie?
La fiction — al momento senza titolo — sarà ambientata nella Las Vegas contemporanea: una città glamour, saturata di neon e potere, ma anche di pericoli e rivalità spietate. Al centro della storia troviamo Robert “Bobby Red” Redman, presidente dell’hotel-casinò più glamour della città, impegnato in mosse ad alto rischio per mantenere e consolidare il proprio dominio.
Cosa sappiamo:
A guidare la serie creativamente sono Brian Koppelman e David Levien: già autori di film e serie in cui il mondo del gioco e dell’azzardo hanno un ruolo centrale (Rounders, Ocean’s 13, Billions), tornano in cabina di regia come showrunner, affiancati da un parterre produttivo di altissimo profilo — da Scorsese con la sua Sikelia Productions, fino a Expanded Media e Best Available.
Non si tratta di un remake del cult cinematografico Casinò del 1995: la nuova serie nasce come progetto originale, con una sua identità indipendente, pur restando nel solco dell’immaginario cinematografico di Scorsese su Las Vegas.
Las Vegas, Scorsese e i casinò:
Quando si parla di Las Vegas nel cinema, il riferimento è inevitabilmente Casinò (1995), uno dei film più iconici della filmografia di Martin Scorsese. Interpretato da Robert De Niro, Sharon Stone e Joe Pesci, il gangster-movie raccontava l’ascesa e la caduta del manager Sam “Ace” Rothstein, figura realmente ispirata a Frank Rosenthal, e lo scontro per il controllo delle sale da gioco della Sin City negli anni Settanta.
Scorsese metteva in scena una Las Vegas dominata dal crimine organizzato: un mondo scintillante costruito sulla corruzione, sul potere economico delle famiglie mafiose e su una violenza tanto improvvisa quanto inevitabile. Il film rimane ancora oggi una delle rappresentazioni più crude e spettacolari del sistema di gestione dei casinò prima dell’era delle grandi corporation.
La nuova serie Netflix non sarà una continuazione né un remake di Casinò: si tratta di un progetto totalmente originale. Tuttavia, l’ambientazione e i temi — ambizione, denaro, giochi di potere, tradimenti — evocano direttamente l’eredità del film. Se Casinò raccontava il passato mafioso della città, la serie promette di esplorarne il volto contemporaneo, segnato da magnati dell’intrattenimento, operazioni finanziarie al limite e una modernizzazione che non ha cancellato del tutto il lato oscuro della Strip.
Tra passato e presente:
È proprio questo dialogo ideale tra passato e presente a rendere il nuovo progetto particolarmente atteso: una sorta di “erede spirituale” del film Casinò, non sul piano narrativo diretto, ma nella volontà di restituire ancora una volta il fascino ambiguo e pericoloso della capitale mondiale del gioco d’azzardo — con lo sguardo di uno dei cineasti che più di tutti ne ha catturato l’anima cinematografica.
Con Koppelman e Levien in cabina di comando, la serie promette di raccontare Las Vegas non solo come territorio di criminalità o lusso sfrenato, ma come vero e proprio campo di battaglia moderno, dove l’azzardo non è più limitato ai tavoli verdi, ma si estende alle strategie finanziarie, alle alleanze politiche e alla costruzione del potere mediatico.
La nuova produzione Netflix sembra dunque rappresentare una naturale sintesi del loro percorso creativo: il ritorno alle atmosfere del gioco d’azzardo di Rounders, unite alle complesse dinamiche di potere corporate di Billions, il tutto amplificato dal respiro epico e cinematografico garantito dal coinvolgimento di Martin Scorsese.
fonte: deadline.com