Tornato il 3 novembre sugli schermi italiani nella nuova versione restaurata in 4K, il capolavoro del cinema di animazione e di fantascienza diretto da René Laloux e disegnato da Roland Topor ha richiamato spettatori a tutte le ore del giorno e della notte. Lo stile grezzo dei disegni a matita, le musiche ipnotiche e il forte significato sociale del film ne hanno decretato il successo e, dopo una prima settimana di programmazione costellata (è il caso di dirlo) di proiezioni affollate e diversi sold-out, Il pianeta selvaggio continua il suo viaggio nei cinema grazie a un passaparola spontaneo e diffuso principalmente tra giovani e giovanissimi che reclamano il film anche in città in cui non è ancora stato presentato.
Distribuito da CG Entertainment in collaborazione con Cat People. La lista dei cinema sempre aggiornata è sempre disponibile su www.catpeople.it/pianeta-selvaggio-cinema
Il pianeta selvaggio
Festival di Cannes 1973, Premio speciale della giuria Festival Internazionale del Film di Fantascienza Trieste 1973, Premio Speciale della Giuria.
Dopo una travagliata storia produttiva Il pianeta selvaggio debutta in Francia nel 1973, per arrivare in Italia nel ’75; dopo 50 anni il film torna finalmente nelle nostre sale nella nuova versione restaurata in 4K.
Tratto dal romanzo di fantascienza di Stefan Wul “Homo Domesticus” (“Oms en série”, 1957), il film nasce dall’incontro delle menti geniali del leggendario regista Renè Laloux (“Les Temps Morts”, “Les Escargots”, “I maestri del tempo”), e di Roland Topor, fondatore del movimento surrealista Panique con Arrabal e Jodorowsky, disegnatore, scrittore, autore e attore. Le musiche ipnotiche di Alain Goraguer richiamano le sonorità dei Pink Floyd ma anche le musiche per film del cinema italiano e francese anni ’70. Anche la colonna sonora è diventata negli anni oggetto di culto.
Poetico, surreale, psichedelico, con un impatto visivo straordinario che richiama le opere di Dalì, Bosch, Magritte, Doré, Il pianeta selvaggio travolge il pubblico contemporaneo anche grazie ad un messaggio di forte attualità sulla deumanizzazione.
Cosa racconta?
Sul pianeta Ygam vivono giganteschi androidi di nome Draag che passano il tempo a meditare. I loro figli passano la gran parte del tempo in compagnia degli Oms, uomini minuscoli che provengono da un pianeta ormai distrutto e usati dai Draag come animali domestici. Terr, cresciuto e custodito da Tiwa fin dalla sua nascita, scopre che la saggezza dei giganti si trasmette tra di loro attraverso messaggi captati da cuffie speciali: quando anche Tiwa inizia a praticare la meditazione, Terr fugge impadronendosi di una di queste.
Ritorno in sala e restauro
Restaurato in 4K da ARGOS FILM nel 2025. Il pianeta selvaggio è stato digitalizzato e restaurato da ECLAIR CLASSICS utilizzando gli elementi fotochimici originali: il negativo in acetato da 35 mm, l’interpositivo da 35 mm per alcune sequenze e il negativo ottico da 35 mm per il sonoro. Questo restauro ha ricevuto il supporto del CNC (Centre National du Cinéma et de l’image animée) in Francia.
Questo film completamente disegnato a mano, che combina ritagli di carta e dissolvenze in macchina da presa, è stato il primo film d’animazione ad essere premiato al Festival di Cannes. Il restauro mantiene comunque dell’originale l’animazione manuale ed eterogenea e l’energia dinamica dello stile di disegno a tratteggio incrociato caratteristico di Topor.
Il crowdfunding start up!
È attiva anche la campagna di crowdfunding START UP! per pubblicare in home video questa versione restaurata di Il pianeta selvaggio in un cofanetto esclusivo da collezione: pre-ordini e info sul sito di CG Entertainment: https://www.cgtv.it/start-up/