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50 anni dalla morte di Pasolini: iniziative della Cineteca di Bologna

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Nel cinquantesimo anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini, la Cineteca di Bologna rende omaggio a una delle figure più complesse e influenti della cultura italiana. Il poeta, regista e intellettuale fu ucciso all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre del 1975. Mezzo secolo dopo, non smette di essere ricordato. Per l’occasione, la Cineteca promuove una serie di iniziative tra Roma e Bologna, con proiezioni, restauri e una mostra dedicata agli ultimi mesi della sua vita.

Il film ‘Pasolini, un delitto italiano’

Sabato 25 ottobre, alle ore 21.00, nell’ambito della Festa del Cinema di Roma, Marco Tullio Giordana presenterà alla Casa del Cinema la versione restaurata di Pasolini, un delitto italiano (1995), realizzata dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con Mediaset.
Il film mescola fiction e materiali d’archivio per ricostruire con rigore il processo sull’omicidio di Pasolini, mettendo in discussione la sentenza che attribuiva ogni colpa al solo Pino Pelosi. Indimenticabile la sequenza finale, in cui il volto del poeta domina lo schermo, lasciando emergere la consapevolezza tragica della propria fine imminente.

Giordana lo ha descritto così: <<Il delitto italiano si riconosce da alcuni tratti che saranno forse parzialmente riscontrabili anche in altri paesi, ma che nel nostro acquisiscono una quintessenzialità assoluta. Il delitto italiano è prima di tutto un segno. Come tutti i segni, rimanda ad altro, esprime e sintetizza un messaggio che stabilisce con l’ambiente una relazione simbolica. La seconda caratteristica del delitto italiano è la sua impunità. O meglio: il suo parziale castigo. Il delitto italiano, quando non resta davvero impunito, viene punito a lato, di fianco, a margine del suo centro tenebroso e colpevole. La terza caratteristica è lo scatenamento dell’interpretazione. Il delitto viene studiato e analizzato in profondità al fine non tanto di decifrarlo, ma di farlo corrispondere all’ideologia che in quel momento ha più mercato. La quarta e ultima caratteristica del crimine italiano è di essere soprattutto mediatico, immaginato ed eseguito per la risonanza che, una volta commesso, la società dello spettacolo saprà dargli.>>.

La mostra ‘Pasolini. Anatomia di un omicidio’

Dal 30 ottobre all’8 febbraio, la Galleria Modernissimo di Bologna ospiterà la mostra Pasolini. Anatomia di un omicidio, curata da Gian Luca Farinelli, Marco Antonio Bazzocchi e Andrea Speranzoni. L’esposizione, presentata alla stampa il 29 ottobre, ripercorre gli ultimi mesi di vita del poeta attraverso documenti, articoli, appunti e scatti celebri, tra cui il servizio fotografico di Dino Pedriali del 1975, oggi conservato dalla Cineteca.
Il percorso mette in luce come la stampa dell’epoca abbia subito avallato la tesi di Pelosi. Un’operazione che, col tempo, non ha scalfito la grandezza di Pasolini, divenuto un mito capace di ispirare generazioni di artisti.

L’impegno della Cineteca per l’eredità pasoliniana

La Cineteca di Bologna custodisce e valorizza da anni l’opera di Pasolini. Nella sua biblioteca ha sede il Centro Studi a lui dedicato, istituito in Piazzetta Pasolini, il primo luogo cittadino intitolato al poeta, nel 2012. L’istituzione ha restaurato e distribuito i suoi film, pubblicato raccolte dei suoi scritti sul cinema e realizzato numerose mostre. Con Pasolini. Anatomia di un omicidio, la Cineteca rinnova il suo impegno nel preservare la memoria di un artista che ha saputo leggere, come pochi, le contraddizioni dell’Italia del suo tempo.

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