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‘Lazarus’: Un thriller magnetico tra segreti e visioni spettrali

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Lazarus, la nuova miniserie in sei episodi disponibile su Prime Video dal 22 ottobre 2025, segna un’audace incursione di Harlan Coben nel territorio dell’originalità, abbandonando i suoi romanzi per una storia inedita creata insieme a Danny Brocklehurst. Questo thriller psicologico, con venature sovrannaturali, intreccia mistero, traumi familiari e omicidi irrisolti in un racconto che cattura l’attenzione.

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Tra segreti e fenomeni inspiegabili

Al centro della trama c’è Joel “Laz” Lazarus, psicologo forense interpretato da un convincente Sam Claflin, che torna in Inghilterra dopo il suicidio del padre, il dottor Jonathan Lazarus (Bill Nighy, carismatico anche in un ruolo limitato). Quello che sembra un viaggio per elaborare il lutto si trasforma in un’indagine oscura quando Laz inizia a vedere i vecchi pazienti del padre, tutti defunti, che lo guidano verso una serie di omicidi irrisolti legati alla morte della sorella, avvenuta 25 anni prima. Accanto a lui, la sorella Jenna (Alexandra Roach, solida ma poco approfondita) e l’amico Seth (David Fynn, che porta sprazzi di umorismo nero) lo accompagnano in un vortice di segreti e fenomeni inspiegabili.

Bill Nighy

Un’estetica cupa ed onirica per una serie tra realtà e follia

La serie brilla per la sua capacità di fondere generi: è un crime drama avvincente, ma anche un horror psicologico che esplora il confine tra realtà e follia. Le visioni di Laz non sono solo un trucco narrativo, ma un mezzo per scavare nei traumi ereditari e nei peccati del passato, con un’atmosfera che richiama Il sesto senso ed Il silenzio degli innocenti. La regia di Wayne Che Yip crea un’estetica cupa e onirica, con una fotografia che gioca su ombre e nebbia per amplificare il senso di inquietudine. La colonna sonora, aperta da una cover spettrale di The Windmills of Your Mind, aggiunge un ulteriore strato di tensione.

Sam Clafin

Una serie non priva di difetti

Tuttavia, Lazarus non è esente da difetti. Fedele allo stile di Coben, la trama si complica con una cascata di colpi di scena che, verso il finale, rischia di risultare caotica o prevedibile. I personaggi secondari, come Jenna e Seth, mancano di uno sviluppo approfondito, restando funzionali al plot senza lasciare un’impronta memorabile. Inoltre, l’umorismo occasionale stona con il tono cupo, e alcuni dialoghi sembrano più adatti ad altri contesti.

Una visione compulsiva che ti tiene incollato allo schermo

In definitiva, Lazarus è un viaggio avvincente per chi ama i misteri familiari con un tocco paranormale. Non raggiunge i vertici delle migliori opere di Coben come The Stranger o Safe, ma offre una dose di suspense e atmosfera che rende la visione compulsiva. Composta da soli 6 episodi, la serie non è troppo impegnativa, ma visionabile anche in un solo giorno.

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