Quando il sole tramonta e la città si veste di ombre, il cinema trova il suo habitat più fertile. Con Animali notturni: la notte al cinema, la rassegna curata da MUBI, già interamente disponibile in piattaforma, il pubblico è invitato a scoprire dieci film che abitano la notte: racconti sospesi tra desiderio e pericolo, malinconia e allucinazione, neon e silenzi.
Ogni titolo svela come il buio non sia mai un vuoto, ma uno spazio dove le regole sociali si allentano e il corpo, il sogno e l’incubo prendono forma.
La notte come specchio dell’anima
Con questa rassegna, MUBI propone un itinerario che attraversa generi e linguaggi, unendo cult intramontabili e riscoperte preziose. La notte cinematografica non è solo sfondo, ma dispositivo che rivela i desideri repressi, i traumi nascosti, le libertà possibili.
Animali notturni: la notte al cinema diventa così un invito ad abitare il buio, lasciandosi guidare dalle sue creature più inquietanti e luminose.
Un viaggio estremo e perturbante, narrato al contrario, in cui la notte parigina diventa teatro di violenza e vendetta. Un film che non lascia scampo, dove il tempo e lo spazio si piegano alla brutalità delle pulsioni.
Un lungo viaggio nella notte(Long Day’s Journey Into Night, Bi Gan, 2018)
Tra noir e onirismo, la ricerca di una donna perduta conduce il protagonista attraverso una città che sembra dissolversi nei suoi stessi sogni. Indimenticabile il piano sequenza notturno che trasforma lo spettatore in viaggiatore ipnotizzato.
Good Time (Josh & Benny Safdie, 2017)
La corsa disperata di Robert Pattinson in una New York frenetica e tossica. Il neon urbano e il ritmo incessante disegnano un thriller ad alta tensione, in cui la notte diventa labirinto e trappola.
Good Time (Josh & Benny Safdie, 2017)
Millennium Mambo (Hou Hsiao-hsien, 2001)
Il ritratto di una generazione sospesa, scandito dalle luci fredde e dai club di Taipei. Shu Qi attraversa la notte con passo leggero, incarnando il disincanto e la bellezza fragile di un tempo che già scivola via.
Medusa Deluxe (Thomas Hardiman, 2022)
Un giallo eccentricamente pop ambientato nel backstage di una gara di hairstyling. Tra gel, glitter e rivalità, la notte diventa specchio di ossessioni e tensioni, con un’ironia corrosiva e uno sguardo inusuale sul genere.
In the Mood for Love (Wong Kar-wai, 2000)
Amori trattenuti e desideri inespressi, scanditi da corridoi stretti, piogge sottili e una notte che amplifica la distanza tra i corpi. Eleganza pura, poesia visiva che ha ridefinito il melodramma moderno.
In the Mood for Love (Wong Kar-wai, 2000)
Please Baby Please (Amanda Kramer, 2022)
Una riflessione queer sul desiderio e i ruoli di genere, che esplode tra musicalità, ironia e luci notturne. Una favola urbana dai toni surreali, che trasforma la notte in palcoscenico per ribellioni intime.
Spring Breakers (Harmony Korine, 2012)
Edonismo, rapine e eccessi: il lato oscuro dell’american dream raccontato attraverso un’estetica fluo e psichedelica. Un viaggio allucinato in cui la notte diventa promessa di libertà e rovina insieme.
Passeggeri della notte (Les Passagers de la nuit, Mikhaël Hers, 2022)
Un ritratto dolce e delicato della Parigi anni Ottanta, osservata attraverso il programma radiofonico notturno che accoglie voci smarrite. Un film che celebra la solidarietà fragile che nasce quando tutto sembra fermarsi.
Simone Barbès ou la vertu (Marie-Claude Treilhou, 1980)
Piccolo gioiello del cinema francese, ambientato nel mondo marginale delle sale porno parigine. La notte si dipana tra incontri casuali e dialoghi imprevisti, restituendo la dignità poetica di vite ai margini.