Lucca Film Festival

Lamberto Bava con il suo ‘Demoni’: il Lucca Film Festival si tinge di Horror

La regia di Lamberto Bava, la sound track Anni ’80 di Claudio Simonetti, e la sceneggiatura di Dario Argento hanno dato vita nel 1985 a ‘Demoni’. Il film zombie-horror che ha segnato l’era d’oro del genere horror sbarca a Lucca in 4K.

Published

on

La regia di Lamberto Bava, le musiche anni ’80 di Claudio Simonetti, e la sceneggiatura di Dario Argento hanno dato vita nel 1985 a ‘Demoni’. Il film zombie-horror che ha segnato l’era d’oro del genere horror sbarca a Lucca il 28 settembre, alle ore 21:00, al Cinema Centrale.

Lamberto Bava al Lucca Film Festival

Tra gli incontri imperdibili di questa edizione del Lucca Film Festival abbiamo quello con il regista, produttore e sceneggiatore Lamberto Bava (figlio di Mario Bava). Alla prestigiosa giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi vedremo infatti il noto regista insieme a Chiara Caselli e Fabrice Du Welz. Bava incontrerà il pubblico del festival anche in un altro importante evento: la proiezione del film ‘Demoni’ (1985) che chiuderà il festival nella serata del 28 settembre. In tale occasione il pubblico assisterà alla versione rimasterizzata del film zombie-horror, in 4K, e conoscerà anche l’anticipazione del nuovo romanzo del regista: ‘Demoni 3’. Un evento senza dubbio da non perdere, che catapulterà nel buio lunare degli horror la platea del Lucca Film Festival. Scopriamo insieme di cosa parla ‘Demoni’ e cosa ancora sussurrano i suoi spettri rispetto ai nuovi film horror del 2025.

L’incubo claustrofobico di ‘Demoni’

Una serata autunnale, la metropolitana di Berlino e la gonna plissettata di Cheryl (Natasha Hovey)  La liceale avanza mite su un tappeto sonoro squisitamente Anni ’80. L’incipit di ‘Demoni’ cuce il ritratto di un’era spensierata, o forse non è proprio così. Un ragazzo dalla maschera inquietante segue la protagonista. Cheryl accetta i biglietti  del cinema che il ragazzo sta distribuendo e vi legge scritto sopra il nome della sala ‘Metropol’. Questo incontro spinge la ragazza a trascorrere la serata insieme all’amica Katy tra i sedili del Metropol, alla proiezione di un film horror. Il secondo capitolo, quasi fosse un reportage dell’effetto Kuleshov, ci mostra la reazione degli spettatori al film di paura. Tutto scorre secondo le normali emozioni da cinema: chi si spaventa, chi si distrae indifferente, chi si innamora, chi dal film ne viene davvero rapito. I ragazzi protagonisti del film visitano la tomba di Nostradamus e lì vi scoprono una maschera maledetta. Qualcosa cambia il destino di ognuno di loro: una donna presente in sala, Rosemary, viene tagliata in viso come accade sulla pellicola, e inizia la sua lenta metamorfosi in zombie assetato di sangue. Non c’è via d’uscita per gli altri spettatori che vengono via via contagiati.  Nella sala buia del Metropol comincia lo spettacolo splatter di ‘Demoni’, tra musiche rock-metal, vomiti verdi, deformazioni facciali e scene di fagocitosi estrema che mettono fine per sempre all’incanto dell’adolescenza.

-Dal film proiettato al Metropol: “Il sonno della ragione genera mostri”

80′ MANIA: l’età dell’oro del genere horror

Ogni epoca ha avuto i suoi colori, i suoi odori, i suoi generi cinematografici. Ma l’epoca Anni ’80 ha avuto qualcosa di marcatamente riconoscibile, forse più di altre: la forza propulsiva del genere horror. Gli adolescenti di questo decennio sono stati i primi spettatori di storie del terrore di inestimabile bellezza. La decade è stata infatti segnata da avvenimenti cardine nella storia del Novecento: l’avvento del mercato dell’home video, l’esplosione del sub-genere slasher, una maggiore libertà di espressione e un contesto sociale influenzato dall‘incertezza e dalla paura. Ecco che i demoni prendono i loro posti nei sogni e nell’immaginazione dei teenagers. ‘Demoni’ di Lamberto Bava ci catapulta tra i mostri che hanno impressionato una generazione e che continuano ad ispirare i nuovi registi del cinema del terrore.

I mille strati del body horror

Ciò che impressiona di più di ‘Demoni’ è l’uso degli effetti speciali. Occhi insanguinati, unghie che si lacerano, macabre trasformazioni in mostri affamati. Il body horror può spaziare tra mille possibili realizzazioni estetiche. I personaggi sullo schermo di ‘Demoni’, escatologicamente inseriti nella narrazione, non sanno di aver appena compiuto una maledizione sugli spettatori. Tuttavia questa non è la prima volta in cui il cinema gioca sul labile confine tra finzione e realtà, incubo e stato di veglia. ‘Nightmare’ (Wes Craven, 1984) ha terrorizzato intere generazioni con la sua perturbante saga, risvegliando letteralmente i personaggi dai sogni e dimostrando loro che gli incubi possono diventare vivi più di quanto si pensi. Il body horror non conosce le leggi inviolabili della natura e anche la più impossibile delle immaginazioni  è in grado di influenzare il mondo reale, lasciando dietro di sè  la sua scia di sangue. Solo un anno dopo dell’uscita di ‘Demoni’, esce nelle sale il film ‘La Mosca’ (‘The Fly’ , David Cronenberg, 1986), che impressiona lo spettatore con le sue orripilanti mutazioni fisiche. E così continuano a marciare i film dell’orrore, tutti validi eredi de‘L’esorcista’ (William Friedkin, 1973), fino al Body Horror dei giorni nostri con il recente ritorno del maestro David Cronenberg e i suoi conturbanti ‘Crimes of the Future’ (2022) e ‘The Shrouds’ (2024). Il corpo si fa crisalide delle paure umane fino a compiere la metamorfosi completa di un’intera generazione. Chi sopravvive racconta e raccatta il bozzolo della fine di un’era.

L’archetipo del demone nel cinema contemporaneo

Da luglio a settembre abbiamo assistito ad una carrellata di film horror che sembrano costruire un nuovo storytelling. Le ultime uscite in sala inanellano suggestive storie di maledizioni e di ritorni demoniaci. L‘archetipo del ‘demone’ è tornato dalla tomba per infestare il quotidiano, ma non proprio nella veste in cui l’avevamo lasciato. ‘Weapons’, ‘Bring Her Back’, ‘The Presence’, ‘The Conjouring-il rito finale’, tastano un sentiero già battuto dai grandi film  sovrannaturali ma rilanciando in chiave post moderna la presenza evanescente del demone. Vite che ripartono, traslochi appena conclusi, nuovi inizi, rielaborazioni del lutto. I film che abbiamo citato hanno molto i comune nella loro reciproca voglia di ‘ripartire’, e soprattutto di risanare un dolore taciuto. Ma ciò che ancor di più li accomuna è la presenza di un male senza volto. Una forte corrente che sbatte una porta, il comportamento strano di un familiare, il sovrannaturale che si insinua nelle fragili esistenze dei personaggi. Dove sono i macabri mostri di ‘Demoni’? Il male si fa più intimo, emotivo, sotterraneo e privo di spettacolarità. Più il presente parla una lingua incodificabile, più il male perde i suoi confini fisici. E se l’ultima spiaggia del genere sovrannaturale fosse proprio la coincidenza tra l’io e il demone? Ciò che è certo è che più l’uomo viene relegato all’insicurezza di un tempo votato al male, alla guerra e al sospetto verso l’altro, più il cinema ventriloqua l’immaterialità del mostro. La visione di ‘Demoni’ genera nuovi zombie o ne contempla la loro definitiva assenza?

L’Horror al Lucca Film Festival

Non ci resta che aspettare l’incontro con il grande regista Lamberto Bava per poterne magari parlare, gustando l’horror puro del suo ‘Demoni’. Il Lucca Film Festival dimostra quest’anno, con il suo ricco programma, di riflettere molto sulle tante declinazioni del genere horror. Si inizia con l’horror italiano La Valle dei Sorrisi’ (Paolo Strippoli) , si passa per l’horror psicologico ‘Calvaire’ (Fabrice Du Weltz) ed il cortometraggio zombie-horror ‘The Black Ghiandola’ (Anthony Conti) e si approda al limbo infernale di ‘Demoni‘, pe un’esperienza cinematografica a prova di coraggio. Che il festival cominci, addentrandosi con audacia tra i paesaggi lunari e le tinte dark di un genere senza tempo.

Segui i nostri canali per scoprire l’anticipazione del nuovo romanzo ‘Demoni 3’ e tutte le news sull’attesissimo Lucca Film Festival. Ti ricordiamo che tutti gli appuntamenti avranno luogo al Cinema Centrale di Lucca e al Complesso di San Micheletto. Gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, preferibile prenotazione online al link: https://www.luccafilmfestival.it/biglietteria/.

Exit mobile version