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Gold edition per ‘Incubo sulla città contaminata’

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Non poteva certo mancare tra le Gold edition a due dischi della collana Midnight Factory di Plaion pictures Incubo sulla città contaminata di Umberto Lenzi. Il film tramite cui, nel 1980, il cineasta di origine toscane si confrontò con il filone zombesco. Sebbene abbia sempre tenuto a precisare che le creature al centro della sua pellicola non sarebbero da considerare zombi, bensì vampiri o, al massimo, infetti. In quanto intenzione dei produttori era cavalcare il successo del romeriano Zombi, come fece poco prima Lucio Fulci tramite il suo Zombi 2. Mentre l’autore di Milano odia: la polizia non può sparare e Cannibal ferox intendeva concepire un elaborato che, in qualche modo, si allacciasse alla realtà.

Tanto che prese ispirazione dal disastro di Seveso dove, da un impianto siderurgico, si sprigionò nel Luglio del 1976 una nube tossica composta da diossina. Nube che ebbe effetti devastanti sui residenti nelle vicinanze.

Un fatto che, rimanendo nella filmografia di George A. Romero, ci spinge ad accostare quest’opera lenziana ad un altro titolo del maestro di New York. Ovvero a La città verrà distrutta all’alba, che firmò nel 1973, sebbene i contaminati assassini lì esposti non presentassero connotati mostruosi. A differenza, appunto, di quelli al centro di Incubo sulla città contaminata, individui assetati di sangue perché un’intossicazione nucleare ha distrutto i loro globuli rossi. Individui che, venuti fuori da un aereo atterrato in una città inglese, senza perdere tempo si dedicano al massacro di chiunque capiti sul loro cammino. Risultando, però, immediatamente diversi nel modus operandi sia dai morti viventi portati al successo dal citato autore di Creepshow che da quelli che hanno preceduto i suoi lungometraggi.

Perché qui non abbiamo cadaveri resuscitati che camminano lenti e dinoccolati, ma persone contaminate veloci e scattanti, nonché abili nell’uso delle armi. Figure innovative che, dunque, se da un lato hanno dichiaratamente ispirato Planet terror di Robert Rodriguez, dall’altro hanno probabilmente influenzato 28 giorni dopo di Danny Boyle. E, mentre un giornalista televisivo dalle fattezze di HugoTintoreraStiglitz si trova ad avere a che fare con il caso, lo splatter abbonda. D’altra parte, è proprio sulla sequela di sanguinarie imprese portate a compimento dai mostri in questione che poggia principalmente l’insieme. Imprese che, tra teste spaccate, squartamenti ed emoglobina rosso vernice, conferiscono un ritmo decisamente serrato al tutto.

Complice in maniera ulteriore la colonna sonora di Stelvio Cipriani, che richiama in un certo senso alla memoria il mood action di determinati poliziotteschi.

All’insegna di un autentico cult del nostro cinema di genere che fu, oltretutto sfoggiante un cast piuttosto ricco. Dalla Laura Trotter de La settima donna a Maria Rosaria Omaggio, passando per Mel Ferrer, Sonia Viviani e il buñueliano Francisco Rabal. C’è però da precisare che il disco 4K Ultra HD di Incubo sulla città contaminata incluso in questa gold edition presenta difetti d’immagine impossibili da eliminare. Difetti comunque non presenti nel blu-ray, dove si possono trovare anche diversi contenuti speciali. Quindi i quarantasette minuti del documentario Dolce e perverso: Umberto Lenzi e il suo cinema e i quarantanove di intervista datata 2000 al regista. Più Ragazzi di Trastevere, cortometraggio che realizzò per il diploma presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Un booklet e una card da collezione inclusi nella custodia amaray inserita in slipcase cartonato.   

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