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TIFF 2025: Reynolds e Hanks aprono con John Candy: I Like Me

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Il Toronto International Film Festival ha inaugurato la sua 50ª edizione con un tributo a una delle figure più amate della comicità canadese: John Candy. A dare il via alla manifestazione è stato il documentario John Candy: I Like Me, scelto come film di apertura e introdotto dallo stesso Ryan Reynolds, produttore del progetto. La presenza dell’attore sul palco ha reso ancora più significativa una serata pensata per celebrare le radici culturali del festival.

Il documentario diretto da Colin Hanks

Diretto da Colin Hanks, il film ripercorre la carriera e la vita personale di Candy attraverso materiali d’archivio e testimonianze, restituendo un ritratto intimo e affettuoso. L’intenzione del regista è stata quella di andare oltre la maschera comica per mostrare la complessità di un interprete che, con la sua naturale empatia, ha saputo conquistare generazioni di spettatori.

Durante la première al Princess of Wales Theatre di Toronto, Hanks ha sottolineato la forte connessione tra Candy e il suo Paese. «Non c’è altro posto in cui vorremmo essere che qui», ha dichiarato, ricordando come la risposta alla scelta di Toronto fosse già nelle parole della canzone preferita di Candy: Oh, Canada, Our Home and Native Land.

Reynolds e l’eredità di Candy

Produttore del film e originario di Vancouver, Ryan Reynolds è salito sul palco indossando una maglietta con la foglia d’acero e un abito marrone. Con il suo consueto humor ha scherzato: «Racconterò la storia della mia vita in tempo reale!», per poi passare a un tono più serio ricordando l’eredità di Candy, scomparso nel 1994:

«Potrebbe essere l’uomo più grande e più bello che abbia mai incontrato e avrei dato qualsiasi cosa per conoscerlo. Sono ossessionato da lui da tanto tempo… il mio vestito stasera è letteralmente ricoperto di John».

Reynolds ha sottolineato come Candy rappresenti ancora oggi un modello di autenticità e umanità: non solo un’icona della commedia, ma un artista capace di unire le persone in modi meravigliosi e di stabilire un legame genuino con il pubblico, strappando anche una risata con il riferimento alla Chrysler LeBaron, resa celebre da Planes, Trains & Automobiles.

Candy rivive tra note e parole

La serata è stata accompagnata anche dalla musica, con la nuova versione di Cynthia Erivo di Every Time You Go Away, resa celebre da Paul Young negli anni ’80 ma mai apparsa nel film di John Hughes: «È una delle versioni più belle che abbia mai sentito in tutta la mia vita», ha commentato Reynolds.

Il titolo del documentario riprende la battuta di Candy in Planes, Trains & Automobiles, quando il suo personaggio Del Griffith afferma con fierezza: «Mi piaccio». Dopo la proiezione delle 18:00, il film è stato replicato alle 20:00 alla Roy Thomson Hall, con la prevista presenza del primo ministro canadese Mark Carney.

Una protesta inattesa

Non sono mancati momenti imprevisti: al termine del discorso del CEO del TIFF, Cameron Bailey, due manifestanti hanno esposto un cartello contro lo sponsor RBC, accusato di finanziare progetti petroliferi e del gas dannosi per le terre indigene, per poi lasciare la sala in silenzio. Una protesta che richiama la lettera aperta firmata due anni fa da artisti come Mark Ruffalo, Joaquin Phoenix e Rachel McAdams.

Tra applausi, musica, ricordi e contestazioni, il TIFF ha così inaugurato la sua 50ª edizione con un’apertura dal forte valore simbolico, celebrando l’eredità di John Candy e riaffermando il legame del festival con la memoria culturale canadese.

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