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Steelbook 4K Ultra HD per la ‘Jurassic park trilogy’
Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio
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2 mesi agoon
In collaborazione con Plaion pictures, Universal edita in edizione limitata la steelbook 4K Ultra HD Jurassic park trilogy. Steelbook contenente appunto in formato 4K Ultra HD i tre capitoli della trilogia Jurassic park concepita tra il 1993 e il 2001. Perché, sebbene nel 2015 la saga si sia evoluta attraverso l’inizio del franchise/reboot Jurassic World, in origine è stata costituita dai soli primi tre lungometraggi. A cominciare, appunto, da Jurassic park, derivato dall’omonimo romanzo scritto da Michael Crichton, anche autore della sceneggiatura insieme a David Koepp. In un certo senso variante con creature preistoriche de Il mondo dei robot, film che lo stesso Crichton diresse nel 1973. D’altra parte, in entrambi le pellicole è un innovativo parco dei divertimenti destinato a trasformarsi in un incubo a fare da fulcro al racconto. Ma, a partire da quel 1993, nelle mani del Re Mida di Hollywood Steven Spielberg la leggenda ebbe inizio… dando il via ad un incredibile successo cinematografico poi proseguito con Il mondo perduto – Jurassic park e Jurassic park III.
Jurassic park (1993)
Sam Neill è l’esperto paleontologo Alan Grant; Laura Dern è la paleobotanica Ellie Sattler; Martin Ferrero è l’avvocato Donald Gennaro; Jeff Goldblum è il matematico Ian Malcolm. Insieme ai due nipotini di quest’ultimo, vengono invitati dal magnate statunitense John Hammond alias Richard Attenborough per un week-wnd sull’isola Nublar, al largo del Guatemala. Dove ha realizzato in gran segreto un parco divertimenti popolato da dinosauri riportati in vita grazie al sangue trovato in alcune zanzare vissute nel Giurassico. Ma, a causa di una serie di vicissitudini che portano allo spegnimento delle recinzioni elettriche del posto, si libera il pericolosissimo Tyrannosaurus Rex. Dando inizio, dunque, ad un vero e proprio incubo con la creatura a suo modo discendente de Lo squalo dello stesso Spielberg. Del resto, dopo circa un’ora di presentazione dei personaggi, l’attesa è proprio tutta per l’entrata in scena del temibile predatore. Destinato a trascinare la narrazione quasi dalle parti dell’horror; tra toni cupi, pioggia e uno dei personaggi inghiottito mentre è sul water. Senza contare il braccio mozzato che si poggia sulla spalla della Sattler.
Nel corso di un ormai classico entrato nella storia della Settima arte grazie ai suoi innovativi effetti speciali, con le creature quasi tutte generate al computer.
Oltre a quelle meccaniche costruite dal grandissimo Stan Winston. Quindi abbiamo Brachiosaurus, Velociraptor, Dilophosaurus, Gallimimus, Parasaurolophus, Triceratops e, ovviamente, Tyrannosaurus Rex. Effetti speciali giustamente premiati con l’Oscar, come pure il sonoro e il montaggio sonoro. Il tutto accompagnato dalla magnifica colonna sonora di John Williams divenuta immediatamente mitica. Al servizio di uno spettacolo da riscoprire insieme ai diversi contenuti extra presenti nel disco. A cominciare dalla featurette di venticinque minuti Ritorno a Jurassic park: l’alba di una nuova era. Che anticipa Ritorno a Jurassic park: fare la preistoria e Ritorno a Jurassic park: la fase successiva nell’evoluzione, rispettivamente di venti e quindici minuti. Più trailer originale, otto dietro le quinte e quattro documentari speciali.
Il mondo perduto – Jurassic park (1997)
Ancora sotto la regia di Steven Spielberg, si parte stavolta da Il mondo perduto, romanzo pubblicato da Crichton nel 1995. E si ricomincia quattro anni dopo i drammatici eventi legati al Jurassic park, con il solo Ian Malcolm, dei sopravvissuti, che torna in scena. Viene infatti contattato da John Hammond, il quale gli spiega che i dinosauri venivano creati presso la Isla Sorna, chiamata il “Sito B”. L’obiettivo di Hammond è far sì che Malcolm realizzi un documentario per promuovere la preservazione del posto e ostacolare il nipote. Il corrotto e avido Peter Ludlow, incarnato da Arliss Howard, intenzionato a mettere in piedi un Jurassic park cittadino a San Diego. Ma altri personaggi si aggiungono a questo sequel, a cominciare dalla paleontologa Sarah Harding interpretata da Julianne Moore. Per proseguire con il fotografo Nick Van Owen, l’ingegnere Eddie Carr e il cacciatore Roland Tembo, ovvero Vince Vaughn, Richard Schiff e Pete Postlethwaite.
Tutti al servizio di un secondo capitolo decisamente più cupo rispetto al suo predecessore. In quanto è evidente che stavolta il papà di E.T. tenda a volgere maggiormente lo sguardo verso il cinema di paura.
Come testimonia ulteriormente, per esempio, il momento in cui uno dei protagonisti viene spartito in due parti dai Tyrannosaurus Rex. Mentre una delle migliori sequenze è sicuramente quella tesissima che vede la citata Harding in un veicolo a picco, sul vetro che crepa progressivamente sotto di lei. Fino alla fase conclusiva che, ambientata in città, rende chiaramente omaggio a titoli mitici del filone dei monster movie, da Godzilla a Gorgo. Con tanto di autobus distrutto dal T-Rex scorrazzante per le strade, man mano che viene ribadito il consueto messaggio ecologista. Al servizio di oltre due ore di visione accompagnate anche in questo caso da vari contenuti speciali. Si va dai ventisette minuti di Ritorno a Jurassic park: ritrovare The lost world ai sedici di Ritorno a Jurassic park: qualcosa è sopravvissuto. Più il trailer originale, cinque documentari speciali e sette minuti di scene eliminate.
Jurassic park III (2001)
Stavolta Spielberg figura solo in qualità di produttore esecutivo e lascia la regia nelle mani di Joe Johnston, autore di Jumanji. Ma la novità risiede anche nel fatto che è il primo film della serie a non essere tratto da un’opera letteraria di Crichton. Oltretutto con un cambio di sceneggiatori, in quanto, al di là dello scrittore, non abbiamo più il David Koepp dei primi due. Entrambi sostituiti con Peter Buchman, Alexander Payne e Jim Taylor. Questi ultimi due poi artefici, tra l’altro, di A proposito di Schmidt e Sideways – In viaggio con Jack. E, direttamente dal capostipite, sono Alan Grant ed Ellie Sattler a tornare in scena. La seconda soltanto in brevi apparizioni come moglie del primo, protagonista a tutti gli effetti insieme all’allievo Billy Brennan alias Alessandro Nivola. Bisognosi di fondi per le loro ricerche e che accettano dunque la proposta di due ricchi coniugi di sorvolare Isla Sorna. I coniugi Paul e Amanda Kirby, dai volti di William H. Macy e Téa Leoni.
Ma, a cominciare dalla caduta dell’aereo, non tardano a venire fuori mercenari e secondi fini.
Ovviamente il tutto condito con i consueti interventi dei colossi preistorici; man mano che il Tyrannosaurus Rex passa in questo caso un po’ in secondo piano. Perché è il nuovo arrivato Spinosauro a rappresentare la vera attrazione di Jurassic park III. Senza alcun dubbio il tassello più movimentato della trilogia, nonché quello caratterizzato da un look quasi da b-movie. Aspetto che non rappresenta affatto un male, con aumento dell’azione e delle situazioni avventurose. Incluse la spettacolare sequenza della voliera degli pterodonti e quella soffocante dell’imbarcazione in affondamento, che anticipa l’epilogo. Per poco più di un’ora e mezza di veloce e coinvolgente visione da completare gustando il materiale extra. Dai venticinque minuti della featurette Ritorno a Jurassic park: la terza avventura ai sei documentari speciali. Più il trailer originale, otto dietro le quinte e l’indispensabile commento audio con il team degli effetti speciali.