Trailers

‘Le città di pianura’: l’emozionante road movie di Francesco Sossai

Trailer di ‘Le città di pianura’ di Francesco Sossai

Published

on

A quattro anni dall’esordio con Altri cannibali, Francesco Sossai torna alla regia con Le città di pianura, presentato in concorso nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2025. Trentasei anni, nato in provincia di Belluno e diplomato a Berlino, Sossai era già approdato a Cannes alla Quinzaine des Cinéastes con il corto Il compleanno di Enrico (2023).

Il film uscirà nelle sale italiane il 25 settembre, distribuito da Lucky Red. Prodotto da Vivo Film con Rai Cinema, in coproduzione con Maze Pictures, è stato riconosciuto come Film della Critica dal SNCCI (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani).

Girato in Veneto, luogo d’origine del regista, Le città di pianura nasce da anni di osservazione e scrittura sul territorio. “Come un fotografo che scatta centinaia di foto per selezionarne poche”, ha raccontato Sossai, “ho raccolto frammenti di dialoghi, incontri e visioni che sono poi diventati la spina dorsale di questo film”.

Un bicchiere, una lunga notte e un incontro voluto dal destino

Le città di pianura è un road movie esistenziale che segue Carlobianchi (Sergio Romano) e Doriano (Pierpaolo Capovilla), due cinquantenni allo sbando, accomunati da un’unica ossessione: quella di andare a bere l’ultimo bicchiere. Durante una delle loro notti di vagabondaggio tra bar e nebbia, incontrano Giulio (Filippo Scotti), un giovane e timido studente di architettura. L’incontro con questi due improbabili mentori trasformerà profondamente Giulio nel suo modo di vedere il mondo e l’amore, e di immaginare il futuro.

Ambientato nella sterminata pianura veneta, in particolare quella del bellunese, il film è un percorso interiore che viaggia alla velocità con cui si smaltisce una sbronza, passando per la malinconia, la forza della ribellione e una pungente ironia.

Le città di pianura: un cast che coinvolge più generazioni

Nel cast di Le città di pianura spicca Filippo Scotti, attore di È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino, qui affiancato da Sergio Romano, Pierpaolo Capovilla, Roberto Citran e Andrea Pennacchi. La colonna sonora è firmata da Krano, con sonorità country che accompagnano il viaggio dei protagonisti.

La sceneggiatura è firmata dallo stesso Sossai insieme ad Adriano Candiago, con cui ha scritto il film tra i colli della Pedemontana, in una chiesa abbandonata. Il metodo? Completamente originale e per questo molto genuino e stimolante: “uno leggeva ad alta voce, l’altro scriveva. Non ci siamo mai riletti, non tornavamo mai indietro. Stavamo viaggiando verso una meta che non conoscevamo”, ha raccontato il regista di Le città di pianura.

Exit mobile version