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‘La scomparsa di Amy Bradley’ docuserie su Netflix

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La scomparsa di Amy Bradley una nuova docuserie Netflix in tre episodi che ricostruisce uno dei casi più inquietanti di sparizione in alto mare. A oltre 25 anni dall’accaduto, il mistero attorno alla scomparsa di Amy Lynn Bradley continua a tormentare la sua famiglia. Testimonianze mai del tutto chiarite, indagini ostacolate e presunti avvistamenti che si susseguono negli anni: la storia della giovane americana svanita nel nulla durante una crociera ai Caraibi resta un caso irrisolto. Con il supporto di immagini d’archivio, interviste e nuovi approfondimenti, la docuserie riaccende i riflettori su questa misteriosa e inquietante storia.

Dal 16 Luglio su Netflix.

La storia vera de ‘La scomparsa di Amy Bradley’

Amy Lynn Bradley ha 23 anni nel marzo del 1998. Vive in Virginia e si è appena laureata in educazione fisica. Insieme ai genitori Iva e Ron e al fratello minore Brad, parte per una crociera di sette giorni nei Caraibi a bordo della Rhapsody of the Seas, nave della Royal Caribbean che salpa da San Juan, Porto Rico, il 21 marzo.

Il viaggio sembra procedere serenamente. La sera del 23 marzo Amy partecipa a una festa nella discoteca della nave insieme al fratello e ad altri passeggeri. Viene vista ballare e socializzare, anche con alcuni membri della band. Secondo i registri della nave, Brad rientra nella cabina il 24 marzo intorno alle 3.35 e Amy lo segue poco dopo. I due scambiano due parole, poi lei si accomoda su una sdraio sul balcone. Il padre, Ron la vede ancora lì verso le 5.30. Ma mezz’ora dopo Amy è scomparsa; restano solo i suoi sandali e una polo. Nessuno la vedrà mai più.

La famiglia preme affinché l’equipaggio lanci subito un allarme e impedisca lo sbarco a Curaçao, ma l’annuncio ufficiale arriva solo quando molti passeggeri hanno già lasciato la nave. Le prime ricerche sono superficiali e disorganizzate. L’FBI arriva solo il giorno dopo, ma ormai è troppo tardi per recuperare elementi fondamentali. Ci sono moltissime ipotesi sul destino di Amy. Sono diverse le dichiarazioni di alcuni testimoni – alcune immediate, altre avvenute mesi dopo la sparizione – che affermano di aver visto la giovane donna.

Col passare del tempo emergono alcune stranezze nella gestione delle prove. Le foto di Amy scattate a bordo, secondo la madre, sarebbero misteriosamente sparite dallo stand ufficiale; e alcune segnalazioni fanno pensare a un possibile coinvolgimento di membri dell’equipaggio. I genitori parlano di avances indesiderate ricevute da Amy e di uomini che sembravano sapere chi fosse, anche se lei non aveva detto loro il suo nome. La teoria più inquietante è quella del traffico di esseri umani: Amy sarebbe stata rapita e venduta a un’organizzazione criminale. È un’ipotesi che la famiglia ha sempre considerato plausibile, soprattutto vista l’attività di tratta nella regione caraibica tra Venezuela e Stati Uniti.

Nonostante i numerosi avvistamenti, le indagini non portarono mai a risultati concreti. Royal Caribbean si difende, affermando di aver collaborato fin dall’inizio, ma per i Bradley il comportamento della compagnia fu reticente e poco trasparente. Ancora oggi la famiglia non si arrende, convinta che Amy sia ancora viva. Anche grazie alla risonanza data dal documentario sperano che qualcuno possa finalmente parlare.

La nuova docuserie La scomparsa di Amy Bradley esce su Netflix, in tutto il mondo, mercoledì 16 luglio 2025.

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