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‘M3GAN 2.0’: come stravolgere un successo

Al cinema il secondo capitolo di una moderna icona horror

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Prodotto con soli 12 milioni di dollari grazie a case di produzione come Blumhouse e Atomic Monster‘M3GAN’ aveva  conquistato gli spettatori con i suoi balletti  e le meme virali.

Ora in sala,  M3GAN 2.0 presenta la maggior parte del team creativo originale dietro il fenomeno che è stato il primo film, ma è molto diverso da tutto ciò che i fan dovrebbero aspettarsi. Diretto e scritto da Gerard Johnstone e prodotto da James Wan per Atomic Monster, Jason Blum per Blumhouse, MEGAN 2.0 è un nuovo capitolo del tutto muovo e con molto meno horror.

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Il film è interpretato dai membri del cast originale BrianJordanAlvarez e Jen Van Epps, nei panni dei fedeli compagni di squadra tecnologici di Gemma, Cole e Tess,  dai nuovi personaggi interpretati da Aristotele Athari (Saturday Night Live), Timm Sharp (Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo) e dal vincitore del Grammy e 11 volte candidato agli Emmy Jemaine Clement (Avatar: La via dell’acqua).

Ambientato due anni dopo che M3GAN, una meraviglia dell’intelligenza artificiale, si è rivelata una furia omicida ( ha ucciso solo quattro persone e un cane) ed è stata poi successivamente distrutta, la sua creatrice Gemma (Allison Williams) è ora un’autrice di alto profilo e sostenitrice della supervisione del governo quando si tratta di intelligenza artificiale.

La trama

La nipote di Gemma, Cady (Violet McGraw), che ora ha 14 anni, è diventata un’adolescente, ribellandosi alle regole iperprotettive di Gemma. Per non parlare del fatto che ha difficoltà a ricordare quello che le è successo quando aveva 12 anni.  Appassionata all’ Akaido dall’ultimo film e a  tutto ciò che è STEM, costruisce i suoi progetti di robotica suscitando le ansie di zia Gemma che sta cercando di far conciliare tutto. Gemma ha il suo fidanzato, e collega, Christian, che lavora per ‘rendere il mondo un posto migliore’, mentre Cole (Rian Jordan Alvarez) e Tess (Jen Van Epps) cercano di prendere ciò che è rimasto dal loro ultimo lavoro insieme e usarlo per scopi pacifici.

A loro insaputa, la tecnologia alla base di M3GAN è stata rubata e utilizzata in modo improprio da un potente appaltatore della difesa per creare un’arma di livello militare nota come Amelia (Ivanna Sakhno), l’ultima spia di infiltrazione assassina. Ma man mano che la consapevolezza di sé di Amelia aumenta, diventa decisamente meno interessata a prendere ordini dagli umani

Con il futuro dell’esistenza umana in gioco, Gemma si rende conto che l’unica opzione è resuscitare M3GAN (Amie Donald, doppiata da Jenna Davis) e darle alcuni aggiornamenti. È più veloce, più forte e più letale di prima. Solo che ora ha controlli più che sufficienti. Ma M3GAN può competere con un assassino ?

Cosa non funziona

Votata all’action  MEGAN 2.0 non è meno ‘potente’ ed evocativa della se stessa del passato. Ciò che è difficile giudicare in modo positivo è  il chiaro allontanamento dalla formula del primo film. Questa pellicola non è tanto un film horror quanto quasi una commedia d’azione e fantascienza con alcuni elementi horror. Il netto cambiamento è portato a termine grazie al cast e all’uso esperto della chiave black humour del film.  MEGAN 2.0 è più un aggiornamento del primo capitolo che un nuovo film  e la maggior parte delle volte non funziona.

L’umorismo di Gerard Johnstone e l’apatia di Jenna Davis di M3GAN, mescolata con l’ossessione per Cady, aiutano a creare una storia che non dimentica il motivo per cui le persone si sono innamorate della bambola AI assassina in primo luogo. Il suo sarcasmo, la sua cattiveria, è tutto intatto, anche se questa versione evoluta di M3GAN riguarda più la crescita personale che il suo essere un’assassina spietata.

Action

Il film si svolge due anni dopo gli eventi del primo capitolo. M3gan era una sorta di Tata Matilda ricaricabile, infallibile, inquietante sì, ma al contempo graziosa. Un androide progettato per badare ai bambini e proteggerli. L’originale funzionava perché convogliava messaggi semplici ed efficaci. Famiglia smembrata, tata in soccorso, robot ribelle, horror.

Il sequel, invece cambia tutto. Le sfumature horror sono sostituite da un forte stampo action con combattimenti, inseguimenti e progetti militari pericolosi Ora gli androidi sono due: M3gan e Amelia, Model 3 Generative Android . Qualcuno ha rubato il progetto di M3gan e ha pensato bene di farne un’arma da guerra. Amelia è dunque il nuovo cyborg ad andare fuori controllo che deve essere fermato. Come si ferma un cyborg? Con un altro cyborg. Ed ecco che M3gan diventa un alleato nel secondo, in questa mediocre rielaborazione dei tanti Cameron Terminator.

Sale il budget anche qui ovviamente (36 milioni) con più effetti, più location, più rumore per nulla’, purtroppo si, e molta prevedibilità. Nonostante sceneggiatrice e regista siano le stesse persone del primo film, rispettivamente Akela Cooper e Gerard Johnstone, questo sequel sembra sia stato affidato al caso. Anche l’umorismo  diventa un elemento centrale (senza reale convinzione), con citazioni ovvie a molti action anni ottanta.

Apatia.

Nonostante l’apatia di M3GAN nei confronti di tutti e di tutto, tranne che di Cady, è la più intelligente di tutto il cast. Ma le scelte fastidiose che Gemma fa ripetutamente diventano irritanti, salvate  da sequenze d’azione comunque ben girate.

Inoltre, Megan 2.0 mantiene fisso il legame con il pubblico, cosa alquanto fastidiosa a tratti:  il robot strizza l’occhio al suo pubblico e la sua autoconsapevolezza spinge il film in avanti: alla fine, si balla si canta, e tutto scivola in un profondo abisso.

Drastica rivisitazione rispetto all’ originale, questo secondo capitolo è comunque un film divertente con M3GAN che consolida sicuramente  il suo status di icona. Nonostante tutti i suoi difetti, la stranezza di Megan 2.0  salva il film.

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