Se c’è una piattaforma che ha dominato questa stagione televisiva, è stata Netflix, e non di poco. Con cinque delle 10 serie più viste nella classifica multipiattaforma di Nielsen, lo streaming si è affermato come il re incontrastato dell’attenzione degli spettatori. In cima alle classifiche con ben 27,1 milioni di spettatori, la seconda stagione di Squid Game ha dimostrato che un fulmine può davvero colpire due volte. Il colosso distopico è tornato più cupo e audace, rafforzando il suo ruolo di fenomeno culturale e stabilendo ancora una volta un punto di riferimento per l’engagement globale.
Ma la vera rivelazione è arrivata con Adolescence, una miniserie che non rientrava nemmeno nelle promozioni di Netflix, eppure è balzata al secondo posto con 19 milioni di spettatori. Unendo un cupo dramma di formazione a commenti scottanti sulla salute mentale, la serie è diventata un successo clamoroso, confermando la fame di narrazioni emotivamente radicate del pubblico.
La commedia torna alla grande
Dopo anni in cui la solenne TV di prestigio ha dominato i dibattiti critici, la stagione 2024-25 ha visto una gradita rinascita della commedia. Netflix ha nuovamente guidato la carica con Nobody Wants This, la commedia più vista dell’anno (15,2 milioni di spettatori), dimostrando la deliziosa ironia del titolo. Con il suo umorismo impassibile e la sua interpretazione satirica del burnout dei millennial, la serie è diventata un successo inaspettato. Anche Running Point e A Man on the Inside hanno raggiunto la notorietà, entrambe nuove produzioni Netflix che hanno trovato il loro ritmo con un pubblico desideroso di leggerezza.
Anche le emittenti tradizionali si sono unite al divertimento. Georgie & Mandy’s First Marriage e Ghosts della CBS non solo sono entrate nella top 20, ma hanno anche dimostrato che le sitcom di vecchia scuola, se ben interpretate e con nuove prospettive, hanno ancora molto da offrire. Ghosts, già molto apprezzata dalla critica, è stata premiata con un raro rinnovo per due stagioni.
La trasmissione non è morta, ma si sta trasformando
Guardando più attentamente i numeri, il cambiamento nelle abitudini di visione è innegabile. High Potential della ABC ha superato la fascia demografica 18-49 nelle emittenti tradizionali, con una media di 5,2 milioni di spettatori, ma ben l’80% di questi proveniva dallo streaming.
La TV lineare può ancora generare un numero elevato di spettatori, ma il prezioso pubblico young-adult guarda la serie on-demand. Lo stesso vale per The White Lotus della HBO, dove solo 325.000 dei suoi 6,5 milioni di spettatori si sono sintonizzati alla vecchia maniera.
L’era del blockbuster in streaming
Oltre a Squid Game e Adolescence, Netflix ha continuato a dominare con Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story,Zero Day e The Night Agent, tutti e tre tra i primi 15 posti. Il loro DNA comune? Alta posta in gioco, concetti di alto livello e alti volumi. Che si tratti di drammatizzazioni di crimini reali, intrighi politici o spionaggio d’azione, Netflix ha decifrato il codice della dipendenza episodica.
Nel frattempo, Reacher di Prime Video (17,3 milioni) e Landman di Paramount+ (15,8 milioni) hanno tenuto testa, a dimostrazione del fatto che la TV di prestigio – grande, sfacciata e grintosa – rimane un’attrazione formidabile.
Una stagione di sabbie mobili
La stagione televisiva 2024-25 non è stata solo una questione di vincitori. È stata anche un cambiamento di scenario. Lo streaming ha assorbito il peso culturale che un tempo deteneva il primetime. Le miniserie ora dominano conversazioni precedentemente riservate a serie drammatiche di lunga durata. E, cosa ancora più significativa, le storie che le hanno collegate – da Adolescence a Nobody Wants This – non riguardavano solo lo spettacolo. Parlavano di persone.
Persone in lutto, che ridono, che sopravvivono. E in questo, questa stagione ha offerto qualcosa di raro: chiarezza nel caos. Un riflesso di chi siamo e di ciò che desideriamo.
Fonte: Variety