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A complete unknown in blu-ray

Segnali dall’universo digitale. Rubrica a cura di Francesco Lomuscio

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Visto nelle cinematografiche a fine Gennaio 2025, viene lanciato in blu-ray da Eagle pictures A complete unknown, diretto da James Mangold. Il cineasta che, reduce da Indiana Jones e il quadrante del destino, torna ad occuparsi di un biopic musicale dopo vent’anni. In quanto fu nel 2005 che firmò Quando l’amore brucia l’anima, incentrato sul cantautore statunitense Johnny Cash. Cantautore che in queste circa due ore e venti di visione presenta i connotati di Boyd Holbrook. Sebbene non è su di lui che si concentrino, bensì sulla figura di Bob Dylan (all’anagrafe Robert Allen Zimmerman).

Un Bob Dylan efficacemente incarnato dal Timothée Chalamet di Wonka e Chiamami col tuo nome e che, appunto, stringe amicizia proprio con Cash.

Amicizia in primis di penna, man mano che l’arco narrativo dell’insieme copre un periodo compreso tra il 1961 e il 1965. Anno, quest’ultimo, che regala una delle migliori sequenze del lungometraggio attraverso un’esibizione presso il Newport Folk Festival. Stessa manifestazione dove già nel 1964 ascoltiamo The times they are-a changin’, che va ad infarcire ulteriormente nella ricca colonna sonora il comparto di immancabili hit dylaniane. Hit spazianti da Fixin’ to die a Like a rolling stone. Passando per Blowin’ in the wind, Mr tambourine man e It’s all over now, Baby Blue. Senza contare All I really want to do in duetto con una Joan Baez dal volto di Monica Barbaro.

Immagine concessa dall’ufficio stampa home video di Eagle pictures

La Baez con la quale, come è risaputo, oltre a condividere spesso il palco l’anaffettivo Dylan ha intrapreso un’autentica relazione. La Baez di cui, oltretutto, nel corso di A complete unknown ascoltiamo Farewell Angelina e una rilettura della tradizionale The house of the rising sun. Mentre seguiamo anche la storia sentimentale del buon Bob con la Sylvie Russo di Elle Fanning. Un personaggio immaginario ricavato dalla vera ex fidanzata del “menestrello” Suze Rotolo. Personaggio che ne va ad affiancare molti altri resi dall’ottimo cast. Dal malandato Woody Guthrie di Scoot McNairy all’inventato Jesse Moffette di Bill Big Morganfield, figlio della leggenda Muddy Waters.

Per non parlare di Charlie Tahan nei panni di Al Kooper e David Alan Basche in quelli del produttore discografico John Hammond.

Più l’infallibile Edward Norton nel ruolo di Pete Seeger, collaboratore di Dylan. Il tutto al servizio di un insieme che prende ispirazione dal testo Il giorno che Bob Dylan prese la chitarra elettrica di Elijah Wald. Sfoggiando un’impeccabile ricostruzione storico-scenografica e tirando in ballo anche pezzi storici di altri artisti (per esempio All day and all of the night dei Kinks). È così, dunque, che A complete unknown racconta il passaggio dal folk alle sonorità elettriche per colui che ci ha regalato anche Knockin’ on heaven’s door. Alternando all’aspetto musicale, ovviamente, la sua risaputa posizione contro il sistema. Con commento audio del regista e making of diviso in quattro parti nella sezione extra del disco.

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