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Come i casinò online prevengono l’abuso di bonus e promozioni
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8 mesi agoon
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TaxidriversA volte non è semplice rinunciare a qualcosa di cui vorremmo disporre senza limiti. Quando entra in un negozio di dolci, il goloso fa fatica ad accettare di poter mangiare solo una piccola quantità di tutto quello che vede. Lo stesso avviene con i bonus dei casinò online: di fronte a bonus ricchi e generosi come gli hit spin bonus, la tentazione di avere più di quello che è consentito è talmente forte da essere irresistibile per il giocatore.
Di conseguenza, le piattaforme di gioco hanno dovuto adottare delle misure finalizzate a prevenire l’abuso dei bonus. Oltre infatti a rappresentare un danno per il casinò, tale comportamento scorretto va anche a ledere gli interessi degli altri giocatori e la sicurezza dell’ambiente di gioco. Vediamo quindi come si sono mosse le società di gambling per evitare di essere truffate.
Cos’è l’abuso del bonus?
Nel settore del gambling, l’abuso del bonus è una pratica vietata che consiste nell’utilizzare più volte un’offerta prevista una tantum per ogni utente, che manipola quindi la procedura di registrazione al sito o elude i controlli del sito. Le azioni possono essere poste in essere in maniera autonoma o in collusione con altri giocatori.
L’obiettivo è quello di ottenere un ingiusto vantaggio a danno del casinò e dell’equità del gioco. Anche se la promozione maggiormente presa di mira nel comportamento abusivo è il bonus di benvenuto, in realtà ogni promozione che sia disponibile una sola volta per utente rientra nello schema di tale comportamento.
Le conseguenze più immediate in cui il giocatore scorretto può incorrere sono la sospensione dell’account e la confisca delle vincite, il possibile divieto di iscrizione a ogni altro sito di casinò e, nei casi più gravi, anche conseguenze di carattere legale.
Come avviene l’abuso del bonus
In base al bonus su cui viene eseguito l’abuso, l’azione scorretta può svolgersi concretamente in modalità diverse.
Il modo più diffuso per approfittare della disponibilità di offerte è quello di registrare più account: lo stesso utente quindi detiene più conti sullo stesso casinò, avendo quindi l’opportunità di attivare più volte il bonus di benvenuto.
Nei termini e condizioni del welcome bonus è sempre stabilito in maniera chiara e inequivocabile che l’offerta è disponibile una volta soltanto per giocatore. Al fine di garantire rispetto di questa regola, vengono eseguiti i controlli non solo sul documento d’identità dell’utente ma anche relativi all’indirizzo IP ad esempio.
I giocatori che approfittano delle free bet per le puntate sportive, possono abusare del bonus effettuando puntate su risultati opposti relativi allo stesso evento. Questo è possibile quando i sistemi di scommessa sono multipli: se lo stratagemma passa inosservato, il giocatore può trovarsi a giocare e vincere senza dover scommettere nemmeno un centesimo.
Le misure adottate dai casinò per prevenire frodi da parte dei giocatori
Tentare di truffare un casinò online è una partita persa in partenza, nella maggior parte dei casi. Anche se l’utente riuscisse a farla franca una volta, il rischio di essere bannati in via permanente dal sito truffato e da ogni altro casinò online è veramente elevato.
Da quando sono state rilevate le prime truffe di abuso del bonus, le piattaforme hanno infatti implementato dei sistemi di controllo particolarmente efficaci. Negli ultimi anni, l’efficacia delle verifiche è stata potenziata grazie all’intelligenza artificiale, in grado di rilevare comportamenti anomali là dove il controllo umano non riuscirebbe .
Tra gli strumenti finalizzati a prevenire frode di questo tipo, troviamo:
- Verifiche Know Your Customer (KYC) particolarmente accurate, che si affidano anche a controlli incrociati con dati disponibili in rete per evitare fenomeni di riciclaggio di denaro;
- Utilizzo della tecnologia blockchain e dell’intelligenza artificiale per rilevare schemi di comportamento anomali, come l’iscrizione al casinò seguita dall’utilizzo del bonus e dal prelievo immediato della vincita. Eventuali anomalie vengono comunicate al team umano, che provvede ai dovuti controlli;
- Rafforzamento dei team di sorveglianza, che monitorano costantemente i comportamenti dei giocatori;
- Adozione di termini sempre più stringenti relativi sia al comportamento complessivo dell’utente quando utilizza il sito del casinò che alla modalità con cui viene speso il bonus.
Il casino whoring: a metà strada tra truffa e astuzia
Nel 2006, il giocatore di poker Chris Ferguson “Jesus” portò a casa un bankroll di 10.000$ giocando a Full Tilt Poker online. Fin qui, nulla di strano. A creare scompiglio tra i casinò online fu il fatto che il giocatore iniziò la sua avventura con un bankroll pari a zero. L’evento venne classificato come il più grande caso di casino whoring mai accaduto prima di quel momento.
Il lettore che parla inglese forse avrà ricordato il significato del termine, che non è propriamente dei più raffinati. Nel gambling, il concetto indica una serie di comportamenti che non vengono espressamente vietati dal casinò ma che mirano a eludere regole più generali di correttezza. L’esempio tipico è quello del giocatore che viene scoperto a contare le carte nel gioco del blackjack: se il banco si accorge che il player è in grado di memorizzare le carte distribuite e di muoversi in base a queste, viene (più o meno) gentilmente invitato a lasciare il casinò.
Gli esempi tipici di casino whoring sono:
- Depositare un importo appena sufficiente a iniziare la partita;
- Selezionare sempre giochi con un margine della casa più basso rispetto agli altri;
- Strutturare le puntate in modo da giocare il più a lungo possibile con il livello minimo richiesto;
- Attivare quanti più bonus senza deposito possibili e prelevare le vincite non appena soddisfatti requisiti di puntata.
Il casino whoring non è di per sé illegale, ma la maggior parte dei casinò online adotta termini e condizioni più generali che proibiscono o quantomeno limitano tale pratica. Se il giocatore decide di rischiare con un comportamento ai limiti della correttezza, se ne assume i relativi rischi. E soprattutto dovrebbe chiedersi: vale la pena rischiare?