Giochi

Storia dei giochi da tavolo: dall’antichità ai giochi collaborativi

Published

on

I giochi da tavolo rappresentano una delle forme di intrattenimento più antiche e affascinanti della storia dell’umanità. La loro evoluzione, lunga migliaia di anni, riflette il cambiamento delle società, dei valori e dei gusti di gioco. Da semplici strumenti di svago a vere e proprie esperienze immersive, i giochi da tavolo hanno accompagnato l’uomo lungo un viaggio che ci porta oggi a scoprire anche il mondo dei giochi collaborativi.

Le origini: giochi da tavolo nell’antichità

Le prime tracce di giochi da tavolo risalgono a oltre 5.000 anni fa. Uno dei più antichi è il Senet, scoperto nelle tombe egizie e considerato anche un rituale spirituale legato all’aldilà. In India -più o meno nello stesso periodo- nasceva il Chaturanga, una sorta di nonno degli attuali scacchi.

Questi giochi non erano soltanto passatempo: nella maggioranza dei casi avevano valenze religiose, simboliche, oppure educative. Gli scacchi, ad esempio, divennero in epoca medievale un modello di strategia e disciplina, utilizzati anche per educare i giovani nobili alla guerra e alla leadership.

Dal Medioevo all’Illuminismo: nascita del gioco moderno

Con l’evolversi delle società europee, anche i giochi da tavolo subirono grandi trasformazioni. Durante il Medioevo si affermarono giochi come la dama, il gioco dell’oca e le carte da gioco, che iniziarono a diffondersi tra le corti e i ceti popolari.

Nel Settecento e Ottocento, l’Illuminismo portò una nuova attenzione verso l’educazione e la logica. Nascono così i giochi didattici: quiz, giochi matematici e rompicapo. I giochi iniziano a essere stampati in serie e distribuiti in tutta Europa, soprattutto in Inghilterra e Germania.

Il Novecento: l’età dell’oro dei giochi da tavolo

Il vero boom arriva nel Novecento, soprattutto negli Stati Uniti. È il secolo in cui nascono i grandi classici: Monopoly (1935), Cluedo (1949), Risiko! (1957) e Scarabeo (1955), che segnano intere generazioni. Questi giochi sono spesso competitivi, strategici o basati sulla fortuna, e dominano il mercato per decenni.

Negli anni ’80 e ’90, con l’influenza della cultura pop e della letteratura fantasy, compaiono giochi più complessi come Dungeons & Dragons, che introduce l’elemento del gioco di ruolo, e giochi ispirati a mondi narrativi iconici. Un esempio è Il Signore degli Anelli, diventato anche un franchise di giochi, miniature e merchandising. In proposito, è interessante anche questa notizia che abbiamo trattato sul nostro sito.

L’evoluzione recente: giochi da tavolo per adulti, narrativi e collaborativi

A partire dagli anni 2000 abbiamo assistito ad una nuova rivoluzione nel mondo dei giochi da tavolo. L’offerta si è molto diversificata, è cresciuta la qualità dei materiali, e si è diffusa una cultura del gioco più “adulta” e consapevole.

Nascono così i giochi gestionali, narrativi, investigativi, fino ai moderni giochi collaborativi (come ad esempio quelli che puoi vedere su questo sito: https://fantasiastore.it/it/193-cooperativi), dove i giocatori non si sfidano tra loro, ma lavorano insieme per raggiungere un obiettivo comune. Questa tipologia ha conquistato milioni di persone per la sua capacità di creare dinamiche di gruppo, stimolare la comunicazione e ridurre l’ansia da competizione.

Un ottimo esempio è Pandemic, in cui i partecipanti devono arginare la diffusione di virus globali, o Gloomhaven, un’esperienza epica a metà tra gioco di ruolo e dungeon crawler.

Un mondo in continua evoluzione

Secondo un recente articolo pubblicato su Wired, il settore dei giochi da tavolo è oggi in piena espansione e si è adattato brillantemente alla competizione con i videogiochi e lo streaming. Puoi leggere l’articolo completo qui. L’industria, infatti, punta sempre più su esperienze immersive, componenti scenografiche, e ad un ampliamento dell’interazione tra i giocatori: forse, proprio per imitare il mondo videoludico, in cui questi elementi sono storicamente tra i più curati dalle case di produzione ed apprezzati dal pubblico.

 

Exit mobile version