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‘Il buco 2’ La rivoluzione solidale nella fossa

Sequel del film cult del 2019, Il buco 2 sbarca su Netflix, spingendo a una riflessione cruda e illuminante.

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Disponibile su Netflix dal 4 ottobre, Il buco 2 è il sequel del film fenomeno del 2019, diretto da Galder Gaztelu-Urrutia e vincitore del premio del pubblico al Toronto International Film Festival. La pellicola originale fece molto parlare di sè – raggiungendo oltre 82 milioni di visualizzazioni – sia per la crudezza della resa, sia per la capacità di utilizzare il filtro del cinema di genere per far lanciare un messaggio. E lo ha fatto con estrema chiarezza e potenza. Esattamente come accadeva nella finzione.

A distanza di circa cinque anni dalla release del primo capitolo, Il buco 2 arriva in streaming e, ovviamente, non passa inosservato, scatenando già tutta una serie di critiche e impressioni. E chissà che non possa eguagliare il successo del predecessore, considerato oggi uno dei film spagnoli più popolari della storia di Netflix.

Il buco 2 | Il ritorno nella fossa

Mentre nella fossa è in atto una rivoluzione solidale interna, il cui scopo è quello di evitare una distribuzione arbtitraria del cibo, continuano i dissidi e gli scontri che portano a violenza e morti. I 333 livelli vengono, ogni giorno, riforniti da una piattaforma che scende (e risale) al centro del piano, permettendo ai detenuti di nutrirsi, possibilmente con il loro piatto preferito, indicato durante i colloqui iniziali. L’amministrazione si occupa di rifornirlo e di far sì che nulla venga sprecato, pena la morte.

EL HOYO (L to R) HOVIK KEUCHKERIAN as ZAMIATIN, BASTIEN UGHETTO as PELIROJO, MILENA SMIT as PEREMPAUN in EL HOYO. Cr. NICOLAS DASSAS/NETFLIX © 2023

Ma oltre allo spreco, è l’ingordigia a uccidere dentro la fossa, i cui ultimi piani muoiono di fame e di stenti. Motivo per cui, si è creata una sorta rete di “giustizia privata”, attraverso la quale i detenuti dei livelli superiori provvedono a mantenere una distribuzione equa, punendo chi non rispetta le regole e approfitta di eventuali posizioni di vantaggio.

Rispettate la legge e fatela rispettare.

Lo specchio di una realtà che fa paura

Se il primo capitolo era apparso alquanto originale e di impatto, il secondo prosegue la scia e, anzi, alza l’asticella. In termini narrativi, stilistici e visivi. La riflessione su questa società chiusa, claustrofobica, imprigionata, che fa da specchio (in realtà) alla nostra, si rivela al tempo stesso illuminante e spaventosa. L’uguaglianza è un valore importante e imprescindibile, dal quale dipende il benessere di tutti. Ma esiste davvero? O è semplicemente un’utopia irraggiungibile?

EL HOYO (L to R) MARIAMU TOURE as MUJER GRANDE in EL HOYO. Cr. NICOLAS DASSAS/NETFLIX © 2023

Chi è incaricato di mantenere l’ordine appare sopra la legge e utilizza metodi sin troppo duri e inumani per impedire che sia la paura, il terrore, a regnare. Ed è così che Il buco 2 si rivela ancora più disturbante, grottesco e viscerale del primo capitolo, andando a sfiorare un limite prezioso. La cinematografia spagnola è però abile nel giocare con stilemi di genere e con un linguaggio particolarmente incisivo.

Concettualmente si possono trarre molte conclusioni, a partire dalla figura infantile come chiave di lettura di un sistema che necessita di speranza, di salvezza. Ma, al di là di ciò, resta la potenza e la versatilità della Settima Arte, capace di trattare qualsiasi tematica nei più svariati modi.

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